Allegri e Vaciago si sono chiariti: “Max era rammaricato, non voleva minacciare o insultare”
Pace fatta tra l'allenatore della Juventus Massimiliano Allegri e il direttore di Tuttosport Guido Vaciago. Dopo il pesantissimo botta e risposta, avvenuto nell'immediato dopo partita della finale di Coppa Italia tra Atalanta e Juve, e uno strascico i due si sono incontrati e hanno risolto ogni tipo di problema. Si volta pagina e si guarda avanti, con il tecnico che rimarrà con ogni probabilità sulla panchina bianconera fino al termine della stagione, per poi lasciare il posto a Thiago Motta.
Pace fatta tra Allegri e Vaciago
Si può dire, banalmente, che tutto è bene ciò che finisce bene. Con una dichiarazione congiunta all'Ansa il tecnico juventino Allegri e il direttore di Tuttosport Vaciago pongono fine a una situazione incresciosa, che definiscono risolta. Questo quanto riportato nella dichiarazione all'Ansa: "Con riferimento ai fatti avvenuti nel post gara di Atalanta-Juventus e riguardo al ‘botta e risposta' mediatico tra loro intercorso ieri, l'allenatore Massimiliano Allegri ed il direttore di Tuttosport Guido Vaciago dichiarano che, dopo essersi parlati, hanno risolto l'incresciosa situazione che li ha riguardati ed hanno definito ogni loro questione con spirito di collaborazione e senso di responsabilità".
L'allenatore della Juventus si è pentito delle parole usate nei confronti del direttore Vaciago: "Massimiliano Allegri si è rammaricato per quanto accaduto mercoledì notte, spiegando che non intendeva affatto minacciare o insultare Guido Vaciago. Così si è ristabilito tra loro quel clima di cordialità, distensione e massimo rispetto umano e professionale che sempre vi è stato".
La discussione tra Allegri e Vaciago dopo la finale di Coppa Italia
Nella mattinata successiva alla finale di Coppa Italia si erano sparse voci sull'aggressione di Allegri a un giornalista. Per porre fine a questa ridda di voci il giornalista di Tuttosport ha raccontato i fatti e lo ha fatto con un pezzo sul sito del suo giornale: "Nel corridoio che corre lungo l'enorme sala stampa ho, diciamo, ‘incrociato' Allegri. Evidentemente alterato, si stava sottoponendo all'ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me: ‘Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società‘".
Poi ha aggiunto: "A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro. Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: ‘Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale' e altre amenità del repertorio della rissa da bar. Intanto Gabriella Ravizzotti dell'ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A lo trattenevano, riuscendo poi a trascinarlo in sala stampa. Tutto qua: spiace per chi si aspettava qualcosa di più cruento e spiace per la maleducazione di chi, soprattutto in pubblico, dovrebbe tenere altro contegno. Nel confronto ci può stare tutto, perfino l'insulto al limite, ma la minaccia no. La minaccia è vile, intimidatoria e pure pericolosa, in un mondo dove la possibilità che qualcuno si prenda la briga di metterla in pratica rischi sempre di trovarlo".