Allegri e la frustata alla Juve: “Tra poco io vado in pensione e loro smettono di giocare”
Sbagliare stasera a Malmoe all'esordio in Champions League non è un'opzione contemplata in casa Juventus. Troppo orrendo l'avvio di campionato – un solo punto in 3 partite, alle spalle soltanto Salernitana e Verona – per non imporre a strettissimo giro una sterzata che rimetta in carreggiata la Vecchia Signora, che deve anche incassare la beffarda partenza da campionissimo di Ronaldo in maglia Manchester United.
Tra gli erroracci di Szczesny e le assenze di Chiesa e Bernardeschi, Massimiliano Allegri si staglia come la mano salda che deve tenere dritta la barra del timone bianconero: il 54enne toscano è del resto una garanzia in termini di gestione delle contingenze che si possono presentare nell'arco di una stagione. Carota e bastone sono da sempre le medicine necessarie in uno spogliatoio e stavolta Max usa una nodosa clava per togliere qualsiasi alibi alla propria squadra.
Il gancio glielo dà l'osservazione sulle difficoltà incontrate dai giovani in questo scorcio di stagione. Il livornese spazza via subito il messaggio contenuto in questa parola: "I giovani non sono più giovani, io vado in pensione ma gli altri tra un pochino smettono, quindi bisogna darsi una sveglia sotto l'aspetto mentale". Del resto dare ad una big come la Juventus – con una rosa così robusta – l'attenuante dei giovani è ingeneroso nei confronti dello stesso status cui ambisce la Vecchia Signora in Europa, dove gente come Mbappé faceva la differenza a 18 anni. Guardando poi nello specifico la formazione che andrà in campo stasera contro il Malmoe, l'età media sarà superiore ai 28 anni. Ex giovani alla riscossa.