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Allegri è già in clima derby d’Italia: “Inter favorita per lo scudetto, ma in gara secca…”

Allegri ha parlato dopo la vittoria sul Cagliari che ha permesso alla Juventus di volare in testa alla classifica: queste le sue parole ai microfoni di DAZN.
A cura di Vito Lamorte
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"In una partita secca può succedere di tutto e quindi non so chi è favorita. L'Inter sicuramente è favorita per lo scudetto, noi dobbiamo essere bravi a stare lì con le primissime della classifica. I nerazzurri sono costruiti per vincere da tempo e anche quest'anno possono farlo". Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di DAZN dopo la vittoria sul Cagliari, che ha permesso alla Juventus di volare in testa alla classifica, e si è espresso così sul derby d'Italia con l'Inter che i bianconeri giocheranno dopo la sosta.

Il tecnico della Vecchia Signora a fine partita ha analizzato la prova dei suoi e l'importanza delle palle inattive, che hanno portato ad entrambi i gol: "Era importante vincere per la classifica e allungare sulle inseguitrici. Il Cagliari veniva da un ottimo momento e dopo il 2-0 ci siamo fermati nella gestione della palla, prendendo poi un gol che potevamo evitare. Bisogna essere più efficaci e sereni nell'ultimo passaggio, ma la squadra è in crescita e ha uno spirito straordinario. Ora abbiamo più pazienza quando non troviamo il gol e restiamo compatti".

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Sulla prova dei suoi nel secondo tempo Allegri si è espresso così: "Nella parte finale del primo tempo le gambe giravano in modo diverso dopo aver faticato nei primi 30 minuti. Siamo rientrati bene dopo l'intervallo anche se avremmo dovuto sbloccare prima il match e siamo stati bravi a sfruttare le palle inattive. Abbiamo vinto con merito".

Infine Massimiliano Allegri si è soffermato sul processo di crescita della Juventus e sul lavoro svolto prima del campionato e in queste prime 12 giornate: "Il merito è di tutti quelli che lavorano in questa squadra. Bisogna tenere il profilo basso per creare quella normalità che in bianconero vuol dire vincere le partite, lavorando sui nostri limiti che possono diventare punti di forza. Nelle prime 12 partite abbiamo fatto bene e il merito è di tutti, non mio".

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