Allegri deride il Napoli per lo Scudetto: urla una frase alla panchina di Spalletti e se ne va
"Bellissimo oh… siete riusciti a vincere uno scudetto". La frase pronunciata da Massimiliano Allegri al termine del match di campionato spiega bene qual è lo stato d'animo dell'allenatore. Il gesto e l'atteggiamento avuti dopo la rete degli azzurri aveva già detto molto: quel saluto ironico ("ciao ciao, vado via") incastonato in un sorriso beffardo aveva accompagnato l'uscita anticipata dal campo del tecnico. Il Napoli passato in vantaggio con Raspadori in pieno recupero ha vinto a Torino il match con la Juventus: è un boccone amarissimo e indigesto.
Era uno snodo importante per il campionato, grazie al successo gli azzurri hanno di fatto cucito lo scudetto sulla maglia: con 17 punti di vantaggio sulla Lazio seconda potrebbero addirittura festeggiare la certezza matematica del titolo domenica prossima, assistendo dal divano alla gara di San Siro tra Inter e biancocelesti: se la squadra di Sarri perde o pareggia, lo scudetto numero 3 (33 anni dopo l'epoca di Maradona) sarà nelle mani di Spalletti, De Laurentiis e dei calciatori partenopei.
Il ko dei bianconeri, invece, è una battuta d'arresto che brucia e fa male. Sia perché maturata dopo l'annullamento del vantaggio segnato da Angel Di Maria (decisiva la revisione al Var da parte dell'arbitro Fabbri che ha ritenuto falloso il contatto tra Milik e Lobotka), sia perché quella rete "presa da polli" (come sottolineato dallo stesso allenatore nelle interviste) ha rovinato la possibilità di strappare un pari importante.
Ironia della sorte, la prodezza dell'attaccante del Napoli è arrivata in quella zona di campo dove avrebbe dovuto esserci Cuadrado (che ha perso tempo a protestare per chiedere un rigore dopo aver simulato la caduta) e che Fagioli ha lasciato a sua volta scoperta. È l'ennesimo episodio di un'annata "surreale" per tutte le vicende che hanno pesato (anche) sul lavoro di Allegri.
Dietro quella frase c'è (anche) tutto il nervosismo per una situazione stressante, che si trascina da tempo. Come una fatica di Sisifo: ovvero cimentarsi un'impresa che richiede grande sforzo emotivo ma senza ottenere risultato, considerato che un nuovo pronunciamento della Corte d'Appello Federale (dopo il rinvio del Collegio di Garanzia del Coni) può rimettere tutto in discussione e vanificare il lavoro fatto sul campo.
Allegri si lascia andare a quell'espressione quando ormai la partita col Napoli è agli sgoccioli: la rete di Raspadori ha avuto l'effetto di un cazzotto nello stomaco. "Bellissimo oh… siete riusciti a vincere uno scudetto", dice con ironia. Mentre sarà ben altro il tono utilizzato dal suo vice, Landucci, che si scaglierà contro Spalletti nel corridoio che conduce verso gli spogliatoi. "Ti mangio il cuore, pelato di m…a!", quell'espressione aggressiva, scomposta annotata dagli ispettori federali e rimbombata nella pancia dello Stadium.