Allegri come Ferguson: si riprende la Juventus con più poteri sul mercato
Gli indizi sul ritorno di Massimiliano Allegri alla Juventus stanno diventando prove: gli ultimi avvistamenti a Torino, dove peraltro ha una casa, sembrano preludere ad una nuova permanenza in pianta stabile nel capoluogo piemontese. Chi gli è vicino giura che da parte sua la riserva è stata sciolta: "Max ha scelto la Juve". Del resto non è un segreto che sul tavolo del tecnico toscano ci siano da mesi le offerte di parecchi club, in primis la Roma in Serie A, ma anche De Laurentiis tempo fa aveva sondato l'ex allenatore bianconero.
I giallorossi ora si sono indirizzati con decisione su Maurizio Sarri, scelta che sembra irreversibile dopo la disfatta di Fonseca a Manchester in Europa League e un settimo posto in campionato che a cinque giornate dalla fine appare non migliorabile. Segnale che la pista Allegri si era inaridita e non certo per volontà della Roma, così come il livornese aveva gentilmente declinato la corte del Napoli quando Gattuso arrancava nel momento di massima difficoltà.
Troppo seducente per Max il richiamo della Real Casa, dove farebbe ritorno con i massimi onori, ma anche con l'onere di risollevare una squadra che appare sfaldata in campo e fuori nel declino senza gloria della gestione Pirlo. Il rientro in sella dell'allenatore dei cinque Scudetti e delle due finali di Champions League, massimo gestore di uomini e calciatori, sarebbe anche una rivincita personale di Allegri sulla coppia Paratici e Nedved, che avevano spinto con forza per il suo esonero.
Il toscano, oltre ad essere tuttora amico personale di Andrea Agnelli – vero deus ex machina del suo ritorno – ha anche conservato un ottimo rapporto con la proprietà, nella persona di John Elkann, e non è casuale che proprio in queste ore il numero uno di Exor abbia fatto visita al cugino alla Continassa. In pentola bolle molto più del semplice avvicendamento in panchina: anche le poltrone di responsabile dell'area tecnica e vicepresidente potrebbero saltare.
L'addio di Paratici e Nedved peraltro renderebbe più facile il rientro alla base di Allegri, che a quel punto – indipendentemente da chi arrivasse al loro posto – potrebbe insediarsi con più poteri sul mercato: un ruolo alla Alex Ferguson, più che un semplice allenatore. Il modo migliore per realizzare quella profonda rinfrescata alla rosa che già aveva chiesto ad Agnelli prima di essere allontanato due anni fa. Per Max il momento di alzarsi dalla riva del fiume sembra finalmente arrivato.