Allegri colpito dall’atmosfera nello spogliatoio della Juve: “Un silenzio che diceva tutto”
"Siamo indietro in campionato, siamo indietro in Champions… c'è solo da stare zitti e lavorare". Massimiliano Allegri riassume in una frase lo stato d'animo della Juventus che non riesce a sorridere nemmeno dopo la prima vittoria nel girone col Maccabi. Non può farlo. A smorzarle l'entusiasmo è il pareggio del Benfica con il Paris Saint-Germain che complica i piani pensando alla necessità di vincere sempre e alla consapevolezza che potrebbe essere determinante l'ultimo confronto con i francesi.
In buona sostanza, è tutto appeso a un filo. "Intanto bisogna cercare di vincere in Israele – ha aggiunto il tecnico dei bianconeri a Mediaset -. Poi dopo vediamo cosa faremo a Lisbona. È normale poi che l'ultima partita diventerà determinate".
Paura. All'Allianz Stadium ha fatto capolino sul 2-0: gli israeliani hanno accorciato le distanze quando mancava un quarto d'ora buono alla fine del match e poco c'è mancato che la Juve (ri)vedesse le streghe. Allegri non se lo fa ripetere due volte e mette il dito nella piaga. "Sono soddisfatto fino al 75’ poi abbiamo sbagliato troppi gol… dovevamo continuare a giocare divertendoci e invece abbiamo smesso e preso questo gol in ripartenza. Ci ha preso un po' di paura, ma per fortuna è arrivato il gol di Rabiot su calcio d'angolo che ci ha fatto stare più tranquilli".
Troppi gol sbagliati. Il messaggio è rivolto a Vlahovic che là davanti – soprattutto nei primi dieci minuti – ha avuto occasioni per affondare il colpo ma ha fallito il bersaglio. "Doveva fare più gol perché un giocatore come lui su quattro occasioni non può fare solo un gol". Allegri elogia Di Maria ("mi spiace non ci sia contro il Milan, è un giocatore meraviglioso nella rifinitura, bravissimo nei passaggi"), spende parole buone per Rabiot ("è maturato molto") ma l'espressione del viso non cambia.
In testa gli ronza solo una cosa: per adesso la vittoria gli serve a nulla, considerazione resa più amara dal rischio, ancora una volta, di rovinare tutto. "Siamo stati fortunati – è il commento a Sky Sport dell'allenatore -. A fine gara negli spogliatoi c'era un silenzio che diceva tutto… i ragazzi si sono resi conto di aver rischiato troppo nel quarto d'ora finale". Tutto da rifare.