Allegri anticipa la rivoluzione di mercato della Juve: “McKennie ceduto, non arriverà nessuno”
A dare la notizia di mercato è proprio Massimiliano Allegri. In conferenza stampa, alla vigilia della gara di campionato col Monza, ammette che dopo due anni e mezzo Weston McKennie non sarà più un calciatore della Juventus. La cessione del centrocampista è cosa fatta, il Leeds e i bianconeri hanno trovato la quadra sull'operazione: ecco perché il giocatore non verrà nemmeno convocato per il prossimo impegno di campionato.
"Non ci sarà – ha ammesso il tecnico -, non è tra i convocati. Credo che le società abbiano già trovato l'accordo quindi domani è inutile portarlo e farlo giocare". La sua partenza non prelude ad alcun rinforzo, l'americano verrà sostituito con chi già figura in rosa: "Abbiamo Cuadrado, De Sciglio e anche Soulé".
Qual è la trama dell'affare che, stando ai segnali, è in dirittura di arrivo? La Juve chiedeva 35 milioni di euro, l'intesa dovrebbe essere stata trovata intorno ai 30 milioni di euro. Restano da chiarire i termini della formula che da Torino hanno spinto per avere sotto forma di prestito con obbligo di riscatto garantito. La stretta di mano ci sarà ma con qualche ritocco: prestito oneroso di 1.5 milioni più diritto di riscatto fissato a 35 milioni, diventando obbligo al determinarsi di alcune condizioni.
L’ormai imminente trasferimento di McKennie è il segnale molto chiaro di quel che potrà accadere alla fine della stagione, quando in quella zona del campo (ma anche nel complesso della rosa) ci sarà una sorta di rivoluzione. A cominciare forse da Adrien Rabiot, il cui rinnovo è stato congelato in seguito agli ultimi sviluppi giudiziari, alla penalizzazione della giustizia sportiva e alla mancata qualificazione in Champions che sottrarrebbe risorse ulteriori.
La Procura della Figc s'è presa altri 40 giorni di tempo prima di presentare le richieste afflittive anche sul caso della manovra stipendi dopo quello sulle plusvalenze sospette. Il rischio che ossa arrivare un'altra stangata, in termini economici e numerici, è palpabile. Allegri, però, prova a tenere la barra a dritta per non andare a schiantarsi. Domenica affronta il Monza e quale sia lo stato d'animo è nelle sue parole.
"La squadra ha fatto 38 punti sul campo. Noi dobbiamo lavorare su quella classifica lì, poi c'è una società forte che lavora per difendersi. Noi dobbiamo difenderci sul campo, anzi attaccare perché bisogna fare dei punti. Dobbiamo fare risultato con il Monza, formare un blocco granitico tra squadra, tifosi e società. Oltre al campionato abbiamo l'Europa League e la Coppa Italia da giocarci".
Ultima riflessione dedicata alla conta tra infortunati e disponibili. "Vlahovic e Pogba ci saranno, non ci sarà Chiesa per un problema al flessore della gamba operata. Ma con la Lazio ci sarà. Cuadrado ha un problema al nervo sciatico e tornerà pure lui con la Lazio. Bonucci è un po' in ritardo, bisogna aspettare. De Sciglio è a disposizione".