Allegri alza la voce e glissa sul suo futuro: “Nella Juve passano gli uomini ma il dna resta”
Massimiliano Allegri ha parlato alla vigilia della partita che la sua Juventus giocherà domani, venerdì 1 dicembre, in campionato nell'anticipo contro il Monza. Oltre a ribadire l'obiettivo unico della società, ovvero la qualificazione in Champions, il tecnico bianconero ha risposta anche alla domanda sul suo futuro alla Vecchia Signora che secondo alcune voci non dovrebbe essere così certo fino alla scadenza contrattuale del 2025.
In attesa di nuovi sviluppi il tecnico livornese mostra di essere concentrato sul progetto stagionale e sulla volontà di squadra e dirigenza di riportare i bianconeri in Champions. Ma prima c'è da fare un passettino alla volta, a partire dal Monza: "È l'unica squadra che l'anno scorso ci ha portato via 6 punti e non abbiamo fatto neanche un gol – spiega – Sarà importante come le altre e domani dobbiamo dare seguito al pari con l'Inter in casa". Tornano a disposizione Danilo e Alex Sandro mentre restano dubbi su Locatelli. Non è mancata nel corso della conferenza stampa la domanda sul suo futuro in bianconero.
"Di solito in questi periodi parlano sempre del mio futuro – ha spiegato Allegri facendo una battuta prima di tornare serio – Ho un contratto fino al 2025 e stiamo lavorando bene per il futuro della Juventus per i prossimi anni". A questo punto il tecnico bianconero fa un lungo discorso: "Con i nuovi dirigenti vado molto d'accordo compresi Giuntoli e Manna e c'è una buona armonia con tutto il settore giovanile a cui tengo per far sì che la Juve abbia un futuro importante". Niente da dire su chi pensa che l'ombra di Conte aleggi già sull'Allianz Stadium: "Dal 2014 che sono qui ho imparato che qui passano gli uomini ma alla Juventus resta il dna – spiega Allegri che poi alza la voce – Bisogna stare zitti, tenere il profilo basso e lavorare.
Quindi con la nuova dirigenza stiamo lavorando affinché il club abbia un futuro immediato nel presente e nel futuro". Sul campionato in corsa, oltre al discorso Champions, Allegri ha fatto leva sul concetto motivazionale di squadra: "Abbiamo una buona classifica ma non abbiamo fatto ancora niente – spiega – Scudetto? Dobbiamo avere l'ambizione ma il desiderio più importante è fare un passettino alla volta. Non scordiamoci che la Juve fuori dalla Champions è stato un danno tecnico ed economico e noi abbiamo il dovere di costruire un'annata su quella che è l'obiettivo minimo, ovvero giocare la Champions il prossimo anno". E poi chiude: "Noi dobbiamo guardare la quinta, guardare chi ci sta dietro e scappare ma essere a 2 punti dall'Inter però è un motivo d'orgoglio".