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Allarme per Napoli-Eintracht, alleanza tra le frange più violente del tifo: “Sarà una guerra”

Il Tar ha disposto la vendita dei biglietti per i tifosi di Francoforte in occasione del ritorno di Champions. Ma la Prefettura ha imposto l’ennesimo stop. Cosa può succedere adesso e quali sono i pericoli per la sicurezza e l’ordine pubblico.
A cura di Maurizio De Santis
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Il Tar ha autorizzato la vendita dei biglietti ai tifosi dell'Eintracht per la gara di Champions al Maradona.
Il Tar ha autorizzato la vendita dei biglietti ai tifosi dell'Eintracht per la gara di Champions al Maradona.

Pezzi di tifoserie che si saldano nel nome di alleanze belliche. Quelli dell'Atalanta con in tedeschi dell'Eintracht, quelli della Stella Rossa Belgrado che potrebbero dar manforte ai partenopei. Lo scenario, al quale il Prefetto di Napoli si è opposto riproponendo il divieto di vendita dei biglietti a Francoforte, entra nel corredo accessorio di tensione e preoccupazione per il ritorno degli ottavi di Champions League al "Maradona".

Il Tar aveva accolto il ricorso della società tedesca (che aveva sparato a zero contro le Istituzioni italiane, ventilando violazioni dei regolamenti Uefa con pesanti conseguenze disciplinari per gli azzurri) e autorizzato la cessione dei tagliandi ai sostenitori ospiti. Era stata bloccata dal Viminale per ragioni di sicurezza e ordine pubblico alla luce di quanto accaduto all'andata, quando in Germania teppisti scatenarono la caccia al "nemico" tendendo agguati in città e nei pressi dello stadio.

Il club azzurro, nel sottolineare tutti i pericoli legati alla vicenda, in un nota ha espresso tutto il proprio timore per la "decisione presa dalla V sezione del TAR della Campania presieduto dalla dottoressa Abruzzese, che si assumerà la responsabilità di quanto potrà succedere". E ha aggiunto come sia stata assunta "indipendentemente dalle valutazioni tecniche degli organismi a ciò deputati".

Lo stop alla trasferta da parte delle autorità italiane era stato imposto dopo quanto accaduto a Francoforte.
Lo stop alla trasferta da parte delle autorità italiane era stato imposto dopo quanto accaduto a Francoforte.

Cosa accadrà adesso? Allo stato dei fatti sono 2700 i ticket a disposizione (come reclamato dall'Eintracht) ma, alla luce dell'ultimo provvedimento, almeno per adesso restano nel cassetto. Attenzione però a un particolare: potrebbero essere molti di più i supporter che si presenteranno a Napoli per la gara in programma mercoledì sera sfidando i rischi della trasferta e i divieti, forti dell'amicizia – secondo indiscrezioni della Digos citate da Il Messaggero – che aiuta a superare intoppi burocratici, limitazioni territoriale e prepararsi al viaggio verso il capoluogo campano.

C'è chi, in un modo o nell'altro, proverà lo stesso ad arrivarci. Anche senza avere in tasca il biglietto. Nulla è da escludere quando si ha a che fare con la furia delle frange più estreme del tifo. "Sarà una guerra", è quanto percepito dalle autorità di polizia rispetto alla possibile azioni di guerriglia nei confronti dei tedeschi. Un "soffio" di vendetta per tutto quanto successo a Francoforte: a cominciare dall'accoglienza ostile sottolineata da striscioni e frasi razziste fino agli incidenti che hanno portato all'arresto di 36 persone. Così come quel "verremo a fare i padroni anche a Napoli" che echeggia dalla Germania è un campanello d'allarme che non può essere silenziato.

Soffiate raccolte dalla Digos fanno riferimento a presunte e pericolose alleanze tra tifoserie in vista del match di Coppa.
Soffiate raccolte dalla Digos fanno riferimento a presunte e pericolose alleanze tra tifoserie in vista del match di Coppa.

Ecco perché la sentenza del Tar potrebbe essere impugnata dinanzi al Consiglio di Stato e la Prefettura ha imposto un nuovo stop riproponendo il divieto di vendita dei tagliandi ai tifosi dell'Eintracht con un rapporto più approfondito e motivazioni più dettagliate rispetto alle precedenti che il Tribunale non aveva ritenuto sufficienti accogliendo il ricorso della società tedesca.

"La misura impugnata non è adeguatamente motivata quanto ai presupposti di fatto da cui origina", è uno dei passaggi chiave della sentenza del Tar che ha considerato l'unico precedente dell'andata come ragione debole per confermare l'altolà alla trasferta.

Il capitano del Napoli, Di Lorenzo, esulta dopo la rete del raddoppio segnata a Francoforte.
Il capitano del Napoli, Di Lorenzo, esulta dopo la rete del raddoppio segnata a Francoforte.

Concetto sottolineato anche da altre riflessioni: ovvero che il presunto pericolo per la sicurezza pubblica "resta solo genericamente prospettato ma di fatto, in assenza di ulteriori e concreti elementi predittivi, predicabile per tutti gli eventi sportivi del genere e dunque non utilizzabile per la validazione di misure del genere di quella impugnata"; che dinanzi a un rischio siffatto è possibile mettere in atto un'organizzazione logistica tale da adottare "misure alternative e meno invasive"; e che è ingiusto penalizzare in maniera generalizzata tutti i cittadini tedeschi "senza ipotizzare neppure la possibilità di concentrare l'inibitoria su più immediate e identificate fonti di pericolo".

In attesa che nelle prossime ore ci siano novità ulteriori, il sindacato indipendente di polizia (Cosip) ha diffuso una nota nella quale si definisce la sentenza del Tar "del tutto irrispettosa del lavoro informativo svolto dai vari organismi preposti" e annuncia che "se durante il match si verificheranno scontri o violenze ai danni degli agenti, questa volta chiederemo i danni".

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