Alla COP 29 scoppia un improvviso caos, è per Ronaldinho: ospite a sorpresa (col suo jet privato)
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Cosa ci faceva Ronaldinho alla COP29, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici organizzato in Azerbaijgian? Se lo sono chiesti tutti proprio quando tra gli invitati è comparsa anche l'ex stella brasiliana che ha fatto capolino prestandosi a foto e filmati e a un tour presso lo Stadio Olimpico di Baku in cui si sta svolgendo l'evento. Tutto molto inaspettato e che ha creato un'improvvisa agitazione in sala, creando confusione e una estemporanea calca tra i presenti. Il "Gaucho" ha compiuto la sua toccata e fuga in un battibaleno, arrivando e ripartendo con il suo jet privato.
Ronaldinho alla COP29, in sala scoppia il caos
Nessuno se lo aspettava e in molti sono rimasti perplessi. Non certo i tanti fan che anche nella ex repubblica sovietica conoscono evidentemente Ronaldinho. Anche a distanza di tantissimi anni dal suo ritiro nel calcio giocato, oramai risalente al lontano 2015, la stella brasiliana ha lasciato intatto il ricordo vivo delle sue memorabili gesta. E così quando ha fatto capolino al COP29, tra sorpresa e curiosità, è scoppiato il caos. All'inizio in pochi ne comprendono il motivo, poi la voce si diffonde e così la calca si fa enorme: tutti con i cellulari in mano, e molti non si sono fatti scappare l'occasione di immortalare il momento o immortalarsi con lui. Che ha suscitato anche qualche perplessità per la dinamica di questa improvvisazione: Ronaldinho è arrivato al convegno sul clima a Baku a bordo del suo jet personale e se ne è ripartito qualche ora più tardi nella stessa modalità. Non proprio la scelta migliore per non destare critiche.
Perché Ronaldinho era alla Conferenza sul clima
Al di là del clamore suscitato e del ritorno di immagine che ha goduto l'intera Conferenza sul clima grazie alla sua presenza, molti si sono domandati quale connessione ci fosse tra Ronaldinho e la COP29. Due mondi totalmente differenti e una presenza per nulla concordata. L'unica spiegazione plausibile è stata che la presenza del Gaucho – che poi ha partecipato velocemente anche altri eventi di Baku – sia stata organizzata con il governo brasiliano attraverso un accordo col presidente Lula, utilizzando Ronaldinho come ambassador e testimonial della prossima COP30. Che si terrà a Belem, nello stato del Para, in Brasile, nell'area amazzonica.