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Alexis Sanchez vittima di un inganno sul cartellino rosso: “Un imbroglio, poteva farne a meno”

L’espulsione di Alexis Sanchez continua a far discutere dopo Liverpool-Inter. Il cileno è stato ingannato dopo il fallo su Fabinho: “Ha barato, poteva evitarlo”.
A cura di Fabrizio Rinelli
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L'Inter pregustava la vittoria contro il Liverpool nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League. Il gol di Lautaro ad Anfield ha fatto sperare la squadra di Simone Inzaghi che ha giocato benissimo riuscendo a fermare la squadra di Klopp. Il tecnico dei nerazzurri però non aveva calcolato l'imprevisto, ovvero l'espulsione per doppia ammonizione ad Alexis Sanchez che ha lasciato l'Inter in dieci uomini. Sarebbe stata tutta un'altra partita secondo qualcuno se solo le due squadre avessero giocato 11 contro 11 il finale di partita.

L'arbitro Lahoz ha punito con il doppio giallo il fallo del cileno su Fabinho giudicato pericoloso e soprattutto imprudente da parte dell'arbitro. Il direttore di gara ha dunque applicato giustamente il regolamento poiché "il calciatore agisce con non curanza del pericolo o delle conseguenze per l'avversario e per questo dev'essere ammonito". Tutti d'accordo dunque, anche se nel post partita si accende un dibattito in Inghilterra che vede coinvolto Arsene Wenger. L'ex tecnico dell'Arsenal, negli studi di BeIN Sports, si interroga sulla giusta decisione presa dall'arbitro dopo il fallo di Sanchez.

Il francese pensa che il centrocampista del Liverpool – Fabinho – abbia accentuato il dolore per quel fallo proprio per far espellere dal campo Sanchez. “Linea di confine tra barare ed essere intelligente – ha detto Wenger – Stava barando, ne ha ricavato di più. Forse ha avuto dolore, è stato toccato da Sanchez, ma non si può dire che fosse completamente dolorante". L'ex allenatore dell'Arsenal che ha scritto pagine di storia importanti del club londinese, non si ferma: "Forse avrebbe potuto alzarsi più in fretta – aggiunge ancora – Sono quelle giocate che quando sei di parte dici che è stato intelligente e quando lo commenti e devi essere neutrale dici che poteva evitarlo, alzarsi prima e non fare scena".

Wenger spiega così la sua valutazione dell'intervento di Sanchez: "Non voleva fargli del male, ha toccato prima la palla". Tuttavia, Wenger ammette che il Liverpool ha meritato di qualificarsi poiché ha messo insieme una prestazione impressionante nonostante la sconfitta. Tuttavia, il 72enne crede che l'arbitro abbia "ucciso la partita" con quel cartellino rosso su Sanchez. "L'arbitro ha ucciso la partita nel momento sbagliato – ha sottolineato – Poteva essere interessante vedere gli ultimi 25 minuti con 11 contro 11″. Wenger non si dà pace e conclude: "Nel complesso il Liverpool ha meritato di qualificarsi, anche oggi ha colpito tre volte il palo – ha detto – Ma non sono d'accordo con la decisione dell'arbitro. Ha ucciso l'interesse del gioco".

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