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Alexis Sanchez, incubo Manchester United: “Dopo il primo giorno volevo andare via”

Alexis Sanchez ha parlato della sua esperienza al Manchester United e delle difficoltà avute ai Red Devils già dopo il primo allenamento. L’attaccante cileno, oggi all’Inter, ha messo in evidenza come non riuscisse ad ambientarsi in un contesto difficile che ha ha contribuito a rendere negativo il suo rendimento in campo.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Un video di 6 minuti circa sul proprio account ufficiale Instagram e un racconto delle sue ultime esperienze calcistiche in Inghilterra. Non poteva essere più chiaro di così Alexis Sanchez, acquistato solo qualche settimana fa dall'Inter dopo aver convinto Conte nel post lockdown. L'attaccante cileno ha parlato, in un lungo video, del suo addio al Manchester United, raccontando retroscena importanti che l'hanno portato a prendere questa decisione.

Il passaggio dall'Arsenal ai Red Devils, nel gennaio del 2018, fece infatti molto discutere tramutandosi però in un grande colpo di mercato per i Gunners che se ne liberarono sei mesi prima che il suo contratto andasse in scadenza a giugno. "Nel primo allenamento che ho fatto ho capito molte cose e ho detto al mio agente: Non si può rescindere il contratto per tornare all'Arsenal?" ha spiegato all'interno del lungo messaggio. Una rivelazione importante che evidenzia come l'ambiente United fosse molto pesante, pentendosi di fatto di non aver firmato per il Manchester City.

Sanchez: "Volevo lasciare lo United dopo un solo allenamento"

L'ha dichiarato così Alexis Sanchez, in un video della durata di circa 6 minuti su Instagram, specificando le ragioni del suo addio al Manchester United, dopo il passaggio, di fatto, nel gennaio del 2018 e l'addio poi con il prestito all'Inter prima della cessione definitiva. “Avevo un accordo con il Manchester City ma alla fine non è andato in porto – ha spiegato SanchezPoi sono arrivati i Red Devils ed ho firmato senza informarmi troppo su ciò che stava accadendo lì". La rivelazione dopo il primo allenamento: "Al primo allenamento ho subito chiesto al mio agente se fosse stato possibile rescindere il contratto e tornare all’Arsenal. Lui si è messo a ridere, ormai era già tutto firmato, ma c'era qualcosa che non mi piaceva”.

Sull'ambiente, Sanchez ha subito percepito che qualcosa non stesse andando per il verso giusto: “Non eravamo uniti come squadra, giornalisti ed ex giocatori parlavano male di noi. Qualcuno doveva essere incolpato e hanno incolpato me". Sensazioni e stati d'animo che sono stati lo specchio poi delle prestazioni in campo di Sanchez: "Tutto ciò si rifletteva sul campo, avrei dovuto giocare meglio. Poi ho avuto degli infortuni, ma anche se giocavo poco venivo criticato”. Poi un retroscena assolutamente inaspettato: “In una partita contro il West Ham neanche mi sono cambiato, non mi era mai successo”. Strano per un giocatore che ha sempre dimostrato grande voglia di giocare.

La richiesta di passare all'Inter

Uno scenario impensabile per un giocatore che avrebbe potuto dare molto di più con i Red Devils ma che dopo pochi mesi è stato poi costretto a chiedere di essere ceduto: “Quando è arrivato il nuovo allenatore Solskjaer gli ho voluto parlare, volevo andare all’Inter e mi disse che non c’erano problemi". Parole d'affetto, al termine del messaggio, nei confronti del Manchester United: "Ho solo parole di gratitudine per il Manchester United, mi ha dato una grande possibilità. Mi dispiace solo che le cose non siano andate come volevo. Se il clima fosse stato più sereno, sarebbe stato tutto diverso” ha affermato il giocatore nella fase conclusiva del messaggio.

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