Alex Song: “A 20 anni non sei un campione se hai tanti soldi e guidi una Ferrari”
"Ho speso gran parte dei miei soldi per alcool, donne e macchine veloci, il resto l'ho sperperato". George Best raccontava così la sua vita di genio (in campo) e sregolatezza (fuori dal rettangolo verde). Un ‘cattivo maestro', la rockstar bella e dannata, l'uomo che ha fatto grande e distrutto se stesso, la persona da prendere a esempio perché "così non si fa". Ma nel ricco modo dei calciatori, di quelli che a 20 anni si trovano tanti soldi tra le mani, è facile cadere in tentazione. Qualcosa di molto simile lo ha vissuto Alex Song, ex centrocampista di Arsenal e Barcellona dalla carriera chiacchierata e dalle occasioni perse.
Di treni importanti ne ha presi tanti solo che lui ha sempre avuto il brutto vizio di scendere alla stazione successiva… e adesso, dopo aver raggiunto il top con l'opportunità che gli avevano regolato i blaugrana, si ritrova svincolato, senza stipendio, senza squadra (a marzo scorso il Sion lo ha messo in liquidazione in seguito alla crisi economica), poche prospettive davanti (anche per causa della pandemia) e un bel po' di rimpianti che lo hanno portato a riflettere sulle sciocchezze combinate.
Un errori su tutti, che ricorda benissimo ancora oggi: comprò una macchina costosa solo perché l'aveva vista in possesso di Henry. Gli piaceva e si svenò pur di acquistarla poi fu costretto a cederla perché le spese di mantenimento erano troppo alte. Song lo ha confessato nel corso di una diretta social con Siakam, star della Nba.
Un ragazzo di 20 anni alla guida di una Ferrari non è un ricco, a 20 anni non hai ancora fatto nulla – ha ammesso l'ex centrocampista dei "Gunners" -. Sono stato per 8 anni all'Arsenal e quando lo stipendio aumentava io sprecavo la maggior parte dei soldi tra cene, viaggi e vacanze. Pensavo di essere milionario, soprattutto quando vidi il contratto che mi offriva il Barcellona, ma non era quella la realtà.