Alessio Cerci riparte dalla Serie C, ha firmato con l’Arezzo
Nel 2014 Alessio Cerci era uno dei talenti più in vista del calcio italiano oggi, a 33 anni, riparte dalla Serie C e dall'Arezzo che lo la rilevato da scinvolato. Lui e Ciro Immobile erano i pezzi pregiati del Torino allenato da Giampiero Ventura. A 27 anni il "ragazzo" di Velletri sembrava pronto per il grande salto, nutriva le ambizioni del calciatore che – dopo tanta gavetta – attende la buona occasione per spiccare finalmente il volo. Tredici reti, 11 assist, duttilità tattica e buoni colpi attirarono su di lui le luci dei riflettori: da Madrid fu addirittura l'Atletico a strapparlo alla concorrenza per una somma di 18 milioni di euro.
Il suo addio alla Serie A fu scandito dalle parole della compagna, Federica Riccardi. Frasi condivise sui social network che alimentarono la discussione sul giocatore e sull'opportunità di esprimere determinati concetti. Più che un saluto, sembrò una levata di spalle contro un Paese che non sa apprezzare per davvero le qualità dei connazionali.
I calciatori più forti se vogliono fare qualcosa di importante devono scappare via – scrisse in un posto su Facebook che destò molte polemiche -. Saluti Serie A noi ce ne andiamo nel calcio che conta.
Da allora, però, la carriera di Alessio Cerci ha preso una piega differente. Sull'altra sponda del Manzanarre lo ricordano per l'inadeguatezza rispetto al furore e alla "garra" del Cholo Simeone, per la difficoltà di calarsi subito nella nuova realtà della Liga. Giocò appena 6 partite nel torneo spagnolo per un totale di 114 minuti in campo. In Champions (2 gare) si tolse la soddisfazione di segnare una rete. Poi il vuoto e un pellegrinaggio continuo tra Genoa, Verona, Ankaragücü (in Turchia) e Salernitana (dove ha ritrovato l'allenatore ai tempi del Toro, Ventura). Adesso la presentazione ufficiale con l'Arezzo che ne ha annunciato l'ingaggio in base a un contratto triennale.