Alessio Cerci ci ricasca ancora: sui social polemizza con un tifoso della Salernitana

Alessio Cerci non trova pace, nemmeno sui social network dove è stato preso di mira dai suoi attuali tifosi, della Salernitana, club in cui milita con alterne fortune. Ultimamente l'attaccante è infortunato e non al meglio della condizione fisica tanto che sta giocando poco e male. Con lo staff medico del club sta valutando l'ultimo infortunio che potrebbe tenerlo lontano dai campi di gioco qualche giorno. Così, ha approfittato per pubblicare sul suo profilo Instagram una foto di sé in spiaggia, pallone tra i piedi e per la mano i due figli.

Non l'avesse mai fatto: una semplice fotografia è diventata il nuovo pretesto per riaprire il contenzioso con i tifosi più critici che lo hanno subito messo nel mirino: "attento che ti fai male!" uno dei più provocatori davanti al quale lo stesso attaccante non ha saputo resistere rispondendo in modo piccato: "Anche se non gioco, sono una persona felice e serena,  una persona migliore di te". Così è ripartito il tam-tam tra il giocatore e una parte di pubblico che ne contesta le prestazioni in campo.

Dopotutto per Alessio Cerci il confronto diretto con i propri tifosi non è una novità, da sempre è considerato un giocatore dall'animo pugnandi anche fuori dal campo di calcio, una testa calda che non manda a dire ciò che pensa quando ritiene opportuno controbattere. Il contenzioso social con i tifosi campani è solamente l'ultimo esempio di una serie di intemperanze che ne hanno caratterizzato la personalità e la nomea.

A gennaio, prima del lockdown e della pausa forzata per il coronavirus, Alessio Cerci era stato già suo malgrado protagonista sui social, in un confronto acceso con la Salernitana sempre sulle proprie condizioni fisiche. In un post su Instagram aveva pubblicato un referto medico per fare il punto pubblicamente sulle sue condizioni fisiche. Un atto che non è piaciuto alla società di Claudio Lotito con il club granata che ha multato il giocatore, in quanto aveva comportato una violazione del regolamento interno.