Alejandro Sabella è morto: calcio argentino ancora in lutto
A 66 anni è morto Alejandro Sabella, che è stato per tre anni il Commissario Tecnico dell'Argentina che con Sabella in panchina disputò la finale dei Mondiali del 2014. Era stato un elegante centrocampista. Dopo aver lasciato il calcio divenne il vice di Passarella e solo nel 2009 ha iniziato la sua carriera da capo allenatore. L'Argentina calcistica è ancora in lutto dopo la morte di Diego Armando Maradona.
Sabella è morto martedì 8 dicembre dopo essere stato per quasi due settimane in ospedale, dov'era stato ricoverato giovedì 26 novembre. Aveva seri problemi di salute, era malato di cuore e per questo già in passato era stato costretto al ricovero. Un virus intra-ospedaliero ha complicato il quadro e ha portato, purtroppo, al decesso.
La carriera di Sabella da giocatore e allenatore
Classe 1954, Sabella è stato un centrocampista di talento, ha legato l'inizio della sua carriera al River Plate con cui vinse due campionati prima di sbarcare in Europa. In Inghilterra giocò tra gli anni '70 e '80 con Sheffield United e Leeds prima di tornare in patria con l'Estudiantes, ha vissuto, poi, anche un'esperienza da calciatore con il Gremio.
Lasciato il calcio giocato nel 1989, tornò in pista come vice allenatore di Daniel Passarella, è stato per quattro anni sulla panchina dell'Argentina, poi lo seguì anche all'Uruguay, nella breve esperienza al Parma, ma anche al Monterrey, al Corinthians e al River Plate. Poi nel 2009 passa all'Estudiantes come capo allenatore vince il campionato argentino e la Copa Libertadores, fare meglio era impossibile. Nel 2011 sostituisce Batista sulla panchina dell'Argentina che conduce con Messi in campo fino alla finale dei Mondiali di Brasile 2014, persa di misura con la Germania.