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Aldo Serena lo racconta per la prima volta: “Ancelotti mi sputò addosso, non ci siamo mai chiariti”

Aldo Serena racconta per la prima volta cosa accadde: “Ancelotti mi sputò addosso, non ci siamo mai chiariti”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Aldo Serena rappresenta un caso unico nel calcio italiano, visto che ha giocato i derby di Milano e Torino vestendo le maglie di tutte e quattro le squadre: Inter, Milan, Juventus e Torino. L'attaccante di Montebelluna peraltro è ricordato da molti per l'errore dal dischetto in maglia azzurra nella semifinale dei Mondiali di Italia '90 contro l'Argentina: "La parentesi peggiore della mia carriera – dice oggi a 64 anni – Mi ha creato dei problemi, penso di aver avuto una crisi di panico. Avevo le gambe durissime, respiravo in modo strano: il portiere mi sembrava un gigante. Non ricordo nulla dell'errore, né di tutto quello che è successo dopo: un black out di due giorni. Me lo sono perdonato, perché per andare avanti devi chiudere la porta". Nell'album dei ricordi del bomber spunta poi un episodio mai raccontato prima, uno sputo ricevuto da Carlo Ancelotti.

Aldo Serena con le maglie di Inter e Milan, vestite negli anni '80 e '90
Aldo Serena con le maglie di Inter e Milan, vestite negli anni '80 e '90

Serena svela lo sputo di Ancelotti: "Mai chiariti"

"Non mi sono mai chiarito con Van Basten che mi tirò la sabbia in faccia, e nemmeno con Ancelotti che mi sputò addosso. Ma Carlo al Milan mi fece dei complimenti dopo un'amichevole: mi tese la mano – dice Serena al Corriere della Sera, facendo poi i nomi dei suoi ‘compagni memorabili'Ero innamorato di Platini per come giocava: aveva tutto quello che non avevo io. Poi mi sembrava impossibile che potesse esistere un calciatore come Scirea: bravo, buono, competitivo ma rispettoso degli altri. Con Nicola Berti ho avuto un'amicizia terapeutica: io portavo solidità ed equilibrio lui mi ha tirato fuori la leggerezza e la spensieratezza. Ci vediamo ancora".

Aldo calciatore e le donne: "In quel contesto, essere fedeli era un'impresa ardua"

Nella chiacchierata c'è spazio anche per la vita privata del Serena calciatore, oggi opinionista per Sky Sport, la cui relazione con Luisa Corna all'epoca riempì le pagine del giornali: "Posso dire che quando sei giovane, giochi a calcio e hai visibilità è difficile tenere a freno la primavera milanese. Follie per amore? In quel contesto, essere fedeli era un'impresa ardua. Non sono stato un monaco di clausura, anzi. Ma ho sempre cercato di avere i ritmi giusti. Adesso i calciatori hanno meno libertà di divertirsi".

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