Al-Khelaifi perquisito a casa dalla polizia: è accusato di tortura e detenzione illegittima in Qatar
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Non sono giorni facili in casa Paris Saint Germain, a livello calcistico e non. Il presidente Nasser Al-Khelaifi, che mercoledì fa ha partecipato alla conferenza stampa di presentazione di Luis Enrique facendosi notare per i toni molto forti nei confronti di Mbappé, è stato accusato di detenzione illegittima e tortura di un uomo in Qatar e nelle scorse ore ha avuto la visita della polizia francese che ha fatto irruzione nella sua abitazione.
Secondo quanto ha riportato l‘AFP (Agence France-Presse), la perquisizione che è stata decisa per gli appartamenti del numero 1 del club parigino fa riferimento ad un'indagine partita in seguito all'accusa rivolta dal franco-algerino Tayeb Benabderrahmane: il 42enne ha sporto denuncia lo scorso gennaio nei confronti di Al-Khelaifi affermando di essere stato arrestato nel gennaio 2020 in Qatar, dove si era trasferito qualche mese prima per lavorare come lobbista.
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Benabderrahmane ha affermato di essere stato trattenuto per sei mesi e interrogato dalla polizia locale, in particolare sui documenti compromettenti su Al-Khelaifi che ritenevano essere in suo possesso. Inoltre, ha svelato di essere stato liberato e autorizzato a lasciare il Qatar nel novembre 2020 dopo aver firmato un accordo di non divulgazione.
Una situazione davvero complicata per il numero uno del PSG e presidente dell'European Club Association (ECA) anche perché una nota del servizio di intelligence interna francese DGSI ha reso noto che i documenti potrebbero includere anche video intimi di Al-Khelaifi con una donna e la vendita dei diritti televisivi per i Mondiali.
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Oltre a questo materiale ci sarebbero delle conversazioni con l'emiro del Qatar, Tamim bin Hamad Al-Thani, che potrebbero riguardare al modo in cui la monarchia del Golfo si è assicurata i Mondiali del 2022 e l' assegnazione dei diritti TV. Lo stesso Benabderrahmane è oggetto di un'indagine ed è accusato di aver ricattato Al-Khelaifi.
Il portavoce del presidente del PSG ha detto all'AFP che "il giudice ha chiesto ulteriori informazioni e gli sono state completamente fornite in piena trasparenza e collaborazione con le autorità".