Al Khelaifi è pronto a riaccogliere la Juve nella famiglia: “Se si scusa e dice che è dispiaciuta”
Dopo l'incoronazione ufficiale avvenuta ieri ad opera del numero uno dell'UEFA Ceferin, Nasser Al Khelaifi parla dall'alto della sua nuova carica di presidente dell'ECA, l'associazione dei club calcistici europei. Il boss del PSG ha preso il posto che fino a prima della ‘ribellione' della Superlega apparteneva ad Andrea Agnelli, precedentemente legato a Ceferin anche da fraterna amicizia. Poi si sa come sono andate le cose: finita l'amicizia e scoppiata la guerra nel calcio continentale, con le voglie secessioniste di tre club ancora ben vive, nonostante il fallimento del progetto iniziale.
Ed è proprio alle tre società in questione, ovvero Juventus, Real Madrid e Barcellona che si rivolge Al Khelaifi quando a margine della riunione dell'ECA gli viene chiesto della possibilità di rivederle nell'associazione da cui sono state espulse: "Se una di queste tre squadre vuole scusarsi e dire che è dispiaciuta per quello che ha fatto, è la benvenuta".
Un atto di pubblica contrizione già compiuto dagli altri 9 club fondatori della Superlega, tra cui Inter e Milan, ai quali il presidente del PSG dedica ben altre parole: "Li abbiamo riaccolti in famiglia e dobbiamo fidarci di loro quando torneranno. Sono membri come gli altri, si sono scusati e sono dispiaciuti per quello che hanno fatto. Per noi fa parte del passato e stiamo già lavorando con loro per costruire il futuro del calcio".
Il reinserimento ‘in famiglia' delle società che hanno scelto di non perseverare – tornando invece all'ovile – è stato suggellato dall'ingresso nel board dell'ECA di tre dirigenti apicali di Inter, Tottenham ed Atletico Madrid, ovvero l'AD nerazzurro Antonello, il presidente degli Spurs Levy ed il CEO dell'Atletico Gil. Per loro una pacca sulla spalla ed amici come prima.