Al Khelaifi accusato dall’ex maggiordomo: “Mi ha fatto bruciare documenti e nascondere prove”
Potrebbero esserci grandi guai in vista per Nasser Al-Khelaifi. Hicham Karmoussi, ex maggiordomo marocchino del presidente del PSG, si è presentato alle autorità francesi per denunciare le pessime condizioni di lavoro che è stato costretto ad accettare nel periodo trascorso accanto all'imprenditore qatariota.
Stando alle informazioni di AFP l'uomo, 48 anni, ha raccontato di essere stato assunto in nero e di aver lavorato senza il regolare permesso di soggiorno. A parlare con la stampa è stato il suo avvocato, Me Antoine Ory: "Hicham Karmoussi ha lavorato per anni senza contratto o permesso di soggiorno per il signor Al-Khelaïfi e a un ritmo insostenibile", ha dichiarato il legale.
L'ex maggiordomo ha poi fornito ulteriori dettagli, come le continue violenze psicologiche alle quali era sottoposto ogni giorno e le vessazioni morali. L'uomo ha cominciato a lavorare a tempo pieno per Al-Khelaifi nel 2011, anno in cui l'imprenditore è diventato proprietario del PSG.
Le condizioni di lavoro però sono diventate insostenibili dal 2015: tutti i dipendenti del patron del club francese (sarebbero quattro in tuto) erano senza contratto ed erano costretti ad affrontare turni non umani. Fonti vicine ad Al-Khelaifi hanno dichiarato che Karmoussi è solo un criminale che sta cercando da tempo il modo di ricattare il presidente.
L'ex maggiordomo ha poi rivelato che nel 2017, durante la perquisizione della sede di BeIN Sports a Boulogne-Billancourt nell'ambito dell'indagine per l'ottenimento dei diritti di trasmissione dei Mondiali 2026 e 2030, il presidente gli avrebbe chiesto di "ripulire casa" con urgenza per nascondere diverse prove.
Karmoussi avrebbe così preso e nascosto "una chiavetta USB contenente molti contratti stipulati" con Jérôme Valcke, l'ex segretario generale della FIFA, e "bruciato il resto dei documenti", stando al suo racconto.
Non è la prima volta che il nome dell'ex maggiordomo sale alla ribalta: l'uomo era già stato ascoltato come testimone nell'inchiesta sulle condizioni per l'assegnazione dell'ultimo Mondiale. Anche l'indagine sulle condizioni di lavoro dei dipendenti di Al-Khelaifi non è una novità assoluta, dato che le autorità avevano già ricevuto una denuncia lo scorso gennaio da parte di un altro ex dipendente.