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Akinsanmiro esulta imitando una scimmia dopo gli ululati, Bisoli shock: “È istigazione alla violenza”

Il calciatore della Sampdoria aveva reagito in quel modo per gli ululati razzisti subiti. Il tecnico dei lombardi: “Non avevo sentito niente prima ma non puoi provocare così il pubblico”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Istigazione alla violenza". Il tecnico del Brescia, Pierapolo Bisoli, ha definito così l'esultanza di Ebenezer Akinsanmiro, il calciatore della Sampdoria che, stizzito per gli insulti e gli ululati razzisti ricevuti da una parte dei tifosi lombardi, ha festeggiato il gol dei liguri esibendosi in un balletto particolare: ha imitato una scimmia, mimandone la postura e il verso, battendosi che il petto. "Non puoi provocare così il pubblico – le parole dell'allenatore -. Non avevo sentito niente prima ma a prescindere è giusto avere rispetto".

Deve averlo pensato lo stesso centrocampista nigeriano che ha sorpreso tutti con quella reazione emotiva: a causa del gesto impulsivo è stato ammonito e, considerata la tensione, l'allenatore dei blucerchiati ha deciso di sostituirlo così da evitargli conseguenze peggiori. Sul campo è finita con il risultato di 1-1 ma quanto accaduto mette da parte l'esito sportivo e riaccende i riflettori sugli episodi di intolleranza che avvengono all'interno degli stadi.

Cosa è successo e perché Akinsanmiro è esploso? Per capire cosa ha portato il giocatore a quello sfogo  bisogna tornare indietro nel match fin al 24° del primo tempo, quando il giocatore ha segnalato all'arbitro Massa di aver sentito espressioni discriminatorie nei suoi confronti provenienti dalla Curva Nord, il settore che accoglie la parte di tifo più caldo delle ‘rondinelle'.

Lo speaker dell'impianto ha diffuso, come da regolamento, il primo messaggio rivolto al pubblico perché si calmasse. La gara continua e 8 minuti più tardi arriva la rete di Coda: la Samp è in vantaggio, Akinsanmiro si prende la rivincita emulando una scimmia. "Su questo e sull’arbitraggio non aggiungo altro, perché potrei risultare inopportuno…" le ultime affermazioni a Il Giornale di Brescia di Bisoli che, ammonito, ha preferito non spingersi oltre nelle riflessioni. Cosa rischia il club lombardo? Nulla di particolarmente grave che non sia scontabile con un'ammenda.

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Sulla base di quanto subito ad Akinsanmiro il calcio italiano fa ancora i conti con atti di razzismo. poche settimane fa, in Serie A, l'arbitro Mariani aveva fermato Fiorentina-Juventus per i cori rivolti all'ex attaccante della Viola, Dusan Vlahovic. Altrettanto vergognosi furono gli epiteti che un gruppo di sostenitori del Verona scagliò contro il portiere del Milan, Maignan, già oggetto di ‘attenzioni' del genere a Udine. Due anni fa l'incontro prese un'altra piega: la gara venne sospesa per diversi minuti e riprese solo successivamente alla minaccia dell'estremo difensore (sostenuto dai compagni di squadra) di abbandonare il campo.

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