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Akinfenwa, il fisico lo costringe ad un calvario: “L’allenamento mi sta uccidendo”

Il gigantesco bomber del Wycombe Wanderers non ha nessuna intenzione di ritirarsi ma vuole giocare a calcio almeno per un altro anno. Akinfenwa che pesa attualmente 100 kg è mosso dalla necessità di continuare a guadagnare per mantenere la sua famiglia, e per questo si sottopone ad allenamenti durissimi.
A cura di Marco Beltrami
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Adebayo Akinfenwa deve la sua popolarità nel mondo del calcio, oltre che alle doti tecniche, anche e soprattutto alla sua stazza. Il gigantesco centravanti è arrivato a pesare più di 100 kg, e nonostante le 39 primavere ormai alle porte, non ha nessuna intenzione di ritirarsi. Nei programmi del bomber inglese di origini nigeriane del Wycombe Wanderers c'è la volontà di continuare a giocare. Il motivo? Cercare di guadagnare ancora dal mondo del pallone per mantenere la sua famiglia. Una situazione che gli costa non pochi sacrifici, anche alla luce dei numerosi acciacchi legati proprio al suo fisico eccezionale.

Adebayo Akinfenwa, un fisico da 100 chili e la necessità di giocare ancora

A maggio Adebayo Akinfenwa compirà 39 anni. Il poderoso centravanti, dal fisico a dir poco insolito per un calciatore, ha raggiunto i 100 chilogrammi di peso. Nonostante tutto continua ad allenarsi duramente e a giocare. Quella corporatura che gli ha permesso di diventare un vero e proprio idolo per gli appassionati di calcio, allo stesso tempo rappresenta un "ostacolo" per poter lavorare nel mondo del pallone ad altissimi livelli. A tal proposito Akinfenwa è costretto ad allenamenti specifici e molto duri.

Perché Akinfenwa non vuole ritirarsi

Nessuna intenzione di ritirarsi, con l'obiettivo di vestire la maglia del Wycombe Wanderers almeno fino a 40 anni. Il motivo? Oltre alla passione per il calcio, alla base del tutto c'è anche un aspetto molto più pragmatico, legato alle necessità della vita di tutti i giorni. Nel post-partita della sfida di FA Cup contro il Tottenham in cui ha ricevuto i complimenti dell'allenatore avversario Mourinho, Akinfenwa ha dichiarato: "C'è la percezione che quando sei un calciatore professionista per diversi anni sei già finanziariamente stabile, ma la realtà è che non lo sei. Una piccolissima percentuale di calciatori guadagna molti soldi e quando compie 35 anni non deve più lavorare, mentre i giocatori di serie inferiore devono andare avanti con i contratti".

Gli allenamenti durissimi e le difficoltà di Akinfenwa

Ogni giorno il centravanti ex Wimbledon deve fare i conti con allenamenti estenuanti, e resistere alla volontà di mollare tutto: "L'altro giorno ero sulla cyclette a farmi domande e pensavo ‘questo mi sta uccidendo‘, ma tutti hanno uno scopo nella vita. La mia ispirazione è la paura di non poter nutrire i miei figli. Se avessi vinto alla lotteria, mi sarei sicuramente seduto sulla spiaggia. Ma devo perseverare in quello che faccio. Devo curare il ginocchio in ogni partita e ci sono volte in cui il giorno dopo aver giocato penso che andrò in pensione. La gente mi ha detto che è stato bellissimo essere un calciatore professionista ed eccomi qui, a 38 anni, dopo due decenni da giocatore con più di 200 gol".

In futuro potrebbero esserci anche delle serie TV con Akinfenwa

Dopo il calcio giocato e tutti questi sacrifici cosa farà Akinfenwa? Il suo futuro potrebbe ancora essere nel mondo del pallone, o in TV: "Ho dei progetti con Netflix e Amazon. Non credo che le panchine facciano per me ma mi piace la parte di mentoring che ha questo sport e che spesso non viene presa in considerazione".

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