Ai Mondiali femminili la prima decisione del VAR annunciata dall’arbitra: ma i tifosi non capiscono
I Mondiali di calcio femminili si sono aperti con una situazione per certi versi storica. La partita tra la Nuova Zelanda e Norvegia conclusasi con il punteggio di 1-0, è stata contraddistinta anche da una novità che potremo vedere presto anche in occasione di altri eventi e che riguarda la tecnologia che ormai da tempo fa capolino sui campi di calcio.
Per la prima volta infatti in occasione di un match, una decisione Var è stata annunciata dall'arbitra al microfono. Cosa è successo? L'episodio controverso è arrivato nel finale e avrebbe potuto influire sul risultato: all'87' la neozelandese Malia Steinmetz ha tentato di crossare in area dalla fascia destra e la palla ha colpito il difensore norvegese Tuva Hansen appena dentro l'area.
La direttrice di gara Yoshimi Yamashita ha fatto cenno di proseguire, ma appena c'è stato lo stop ecco che è intervenuto il Var che ha avviato un check per fallo di mano. I replay hanno mostrato che effettivamente Hansen aveva il braccio lontano dal corpo. Ecco allora che l'arbitra giapponese è stato chiamato all'on-field review e dopo pochi secondi con le idee chiare si è diretta verso il campo. A questo punto la novità assoluta: l'ufficiale non ha annunciato la sua decisione ai calciatori, entrando sul terreno di gioco.
Fermatasi a bordo campo Yoshimi Yamashita ha riservato un annuncio a tutto lo stadio con le sue parole che sono state diffuse nell'impianto grazie agli altoparlanti: "Dopo una revisione ufficiale, la decisione è: calcio di rigore!". La Coppa del mondo femminile è il primo torneo in cui la FIFA sta attualmente sperimentando un nuovo protocollo relativo alla possibilità per gli arbitri di comunicare la decisione finale al pubblico dello stadio e ai telespettatori.
In realtà però i tifosi sono rimasti un po' destabilizzati perché non è stata annunciata la motivazione o il processo che ha portato alla decisione finale ma solo questa in modo "teatrale". Non una grande svolta visto che prima i tifosi dalla gestualità dell'arbitra capivano l'esito della review e se per esempio un rigore veniva concesso o meno. Tanto rumore dunque per (quasi) nulla, ma chissà che questo non sia un primo passo verso un cambiamento radicale, con una spiegazione più esaustiva.