Aguero distrutto, annuncia l’addio al calcio in lacrime: “Non c’erano più speranze”
Sergio Aguero ha annunciato il ritiro dall'attività. L'attaccante argentino lascia il calcio a causa di problemi al cuore. Al Camp Nou lo hanno applaudito tutti i compagni di squadra del Barcellona e anche Guardiola, giunto apposta da Manchester: "Ora starò tranquillo, non farò nulla per un po'".
"Culé una volta, culé per sempre". Il Barcellona ha accolto così Sergio Aguero che ha convocato una conferenza stampa in cui ha annunciato il ritiro dal calcio a 33 anni. Al Camp Nou si è fatto un po' attendere l'argentino che si è presentato in giacca e camicia e con una bottiglia d'acqua, ben visibile, che gli serviva per cancellare la tristezza in un momento delicato; un momento che fino a qualche settimana fa non pensava potesse arrivare così presto. Per l'argentino tanti applausi da parte dei compagni di squadra e dei giornalisti presenti.
La conferenza è stata durissima per Aguero, che ha messo subito le cose in chiaro: "Questa conferenza è per comunicarvi che ho deciso di smettere di giocare a calcio. È un momento molto difficile, però sono felice della decisione che ho preso per il bene della mia salute". Il Kun dopo il malore accusato in campo circa un mese fa ha cercato di capire se c'erano margini per tornare in campo, ma ben presto ha capito che era molto complicato: "Ho preso la decisione 10 giorni fa. Ho fatto di tutto per vedere se c'era qualche speranza, ma purtroppo non erano molte".
Poi con giusta fierezza ha parlato della sua carriera: "Lascio a testa alta. Non so ancora cosa succederà nel futuro, ma so di avere al fianco gente che mi vuole bene. Grazie anche ai giornalisti, ai tifosi di tutti i club in cui ho giocato. Porterò dentro ricordi molto belli, anche dell'ultimo periodo", e ha ringraziato il Barcellona, ma anche la sua famiglia e i compagni della nazionale: "Le cose succedono per una ragione. Grazie al club che mi ha accolto benissimo, a chi è oggi qui che mi è sempre stato vicino. Alla mia famiglia, alla mia Nazionale. Credo di aver preso la decisione giusta, ho cercato di fare il possibile per aiutare i miei compagni a vincere. Grazie ancora a chi mi ha aiutato a crescere negli anni".
Dopo le parole del presidente Laporta: "Hai tutto il nostro appoggio, siamo qui per te, sei un goleador nato e apprezzato in tutto il mondo", è stato mandato in onda un video con le tappe principali della carriera dell'argentino, che si è commosso. Poi Aguero ha preso la parola e ha parlato al club e ai compagni di squadra: "Da quando sono arrivato ho capito subito che sarei stato trattato benissimo. Ho visto quotidianamente quanto i tifosi tengano alla squadra, mi ha sorpreso molto quest'aspetto. Ci avrei tenuto ad aiutare i compagni, ma tutto succede per una ragione. Auguro il meglio a loro e al Barcellona. Me ne vado felice perché so cos'è questo club".
Il Barcellona lo ha omaggiato ulteriormente con un tweet carico di significato: "Questa sarà sempre casa tua". E con grande classe ha avuto un pensiero anche il Real Madrid che ha scritto: "Per noi è stato un onore giocare contro un calciatore come te, Sergio Aguero, uno dei migliori giocatori al mondo. Buona fortuna a te e alla tua famiglia".
Prima di chiudere la conferenza stampa, un bomber vero come Aguero ha ricordato i suoi gol più belli: "Il gol bello che ho segnato contro il Racing, con la maglia dell'Independiente. Avevo 17 anni, è la prima rete bellissima che ricordo. Poi l'Europa League vinta con l'Atletico Madrid e poi quel gol al City contro il Qpr, che ci ha regalato la Premier. Tanti momenti belli, l'ultimo la Copa America con l'Argentina: ho giocato 2-3 partite però sentivo che stavamo perseguendo quell'obiettivo ed esserci riusciti è stato molto bello".
Una carriera strepitosa quella del ‘Kun' a cui manca davvero in bacheca, e quel poco lo ha sfiorato. Perché ha giocato e perso sia la finale dei Mondiali che quella di Champions. Di trofei ne ha conquistati 18, è il miglior bomber all time del Manchester City che anche grazie a lui ha vinto così tanto. Ha realizzato 420 gol in 764 partite, e vinto anche con l'Atletico Madrid e con l'Argentina, Copa America 2021 e oro alle Olimpiadi 2008.