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Agli Europei di atletica debuttano le wavelights, le luci della discordia: cosa sono e a cosa servono

Agli Europei indoor di atletica in Olanda, ad Apeldoorn, verrà utilizzato l’innovativo sistema di illuminazione computerizzata durante le fare di fondo e mezzo fondo. “Una soluzione destinata a segnare un’epoca” ha fatto sapere la World Athletics, ma è già polemica.
A cura di Alessio Pediglieri
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L'atletica torna a fare sul serio con l'appuntamento attesissimo di Apeldoorn, per i Campionati Europei indoor dove scendono in pedana e in pista i migliori del Vecchio Continente a darsi battaglia. Ma l'edizione 2025 in terra olandese è già entrata nella storia dello sport perché sarà la prima volta in assoluto in cui si utilizzeranno in pista le tanto criticate wavelights, il sistema automatizzato di illuminazione a bordo pista che seguirà gli atleti durante le corse, dettando i tempi e dando punti di riferimento al pubblico. E che hanno già diviso l'opinione pubblica sull'utilità e sull'opportunità.

Agli Europei indoor di Apeldoorn sarà la prima volta che il sistema di luci poste a bordo interno dell'anello di pista, già implementato anni fa e utilizzato in numerosi meeting secondari, verrà utilizzato in una competizione di così alto livello:  "Siamo il primo evento internazionale a utilizzare il wavelight in un contesto competitivo", ha affermato Noor van der Lugt, il direttore eventi di TIG Sports & Events, la società che organizza i Campionati Europei insieme alla Federazione Olandese: "L'Associazione Europea di Atletica Leggera ne ha approvato l'utilizzo e ora è destinato a segnare una svolta".

Questo segnale luminoso, di luci costanti che seguono gli atleti in pista, può rappresentare un'attrazione in più per lo spettatore perché permette di seguire con maggiore dettaglio il percorso della gara. Ma diventa anche un aiuto per l'atleta, soprattutto quando l'obiettivo è un record o un traguardo preciso che si vuole raggiungere, perché gli consente di procedere a un ritmo regolare, fattore fondamentale per un minor logoramento fisico e psicologico, dandogli di fatto il ritmo-gara. Ed è soprattutto per questo motivo che in molti hanno già criticato l'inserimento di questa tecnologia in un campionato in cui l'obiettivo fondamentale è arrivare in zona medaglie.

Agli Europei, dunque, gli atleti avranno un aiuto in più non solo per arrivare in zona medaglie gestendo tempi e forze, ma saranno "guidati" dalle luci anche per poter attaccare qualche record, con minor difficoltà rispetto al passato. La polemica dunque, è dietro l'angolo e a innescarla sono stati anche alcuni ex campioni, come Michael Johnson che è intervenuto via social: "I tifosi vogliono davvero questo?". Anche Jesús España, ex medagliato europeo dubita dell'utilità di questa tecnologia ai Campionati Europei: "Con quale intenzione e a quale ritmo? Queste sono le due domande che mi vengono in mente. Non mi piace".

Cosa sono le wavelights, le "lepri elettroniche" che cambiano l'atletica

Le wavelights sono un sistema luminoso automatizzato, che si presenta con delle lucine a led sparse lungo tutto l’anello di 400 0metri della pista di gara e inserite sotto la copertura del canale di scolo che si trova adiacente la prima corsia. Hanno la funzione di indicare agli atleti l’andatura che potrebbe consentire loro di battere il record del mondo o il record della manifestazione a seconda di come viene tarato il software che le gestisce. Dunque, potrebbero  "inseguire", "accompagnare" o addirittura "superare" i concorrenti nelle prime posizioni, dando loro un fondamentale punto di riferimento. Delle proprie "lepri elettroniche" che hanno una importante strategica durante gli allenamenti ma che hanno scatenato la polemica per il loro utilizzo in gara: come accadrà agli Europei.

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