Agguati ai tifosi azzurri prima di Eintracht-Napoli, arrestati 36 ultrà di Francoforte
Agguati, studiati e messi in atto con la logica del branco pronto ad attaccare puntando tutto sull'effetto sorpresa e la maggioranza di numero rispetto alle "prede" individuate. Le ultime notizie che arrivano da Francoforte raccontano degli incidenti scoppiati in città prima della partita di Champions League tra l'Eintracht e il Napoli. Le frange più violente del tifo tedesco hanno preso d'assalto alcuni sostenitori partenopei: l'attacco è avvenuto nei pressi di un bar in Schweizer Straße, ne è nata una baruffa sedata solo dall'intervento della polizia. Non si registrano feriti gravi, ma la situazione di tensione è divenuta via via allarmante con l'avvicinarsi del fischio d'inizio del match e l'arrivo in città degli azzurri.
Due imboscate a distanza di poche ore avvenute nello stesso luogo: ne parla il quotidiano tedesco Bild che spiega come sia nell'uno sia nell'altro episodio i tifosi italiani siano stati sorpresi dal gruppo di teppisti composto da una ventina di persone. Il bilancio degli scontri registra 36 persone arrestate e poi rilasciate. In alcune zone della città ci sono stati blocchi da parte delle forze dell'ordine per garantire la sicurezza ed evitare incidenti anche in considerazione dell'arrivo di circa tremila ultras campani, oltre ai connazionali che risiedono già a Francoforte si sono recati allo stadio per l'andata degli ottavi di finale.
Non è finita. È accaduto ancora dell'altro nell'imminenza dell'incontro: intorno alle 21 c'è stata una rissa sulla B43a all'Oberforsthauskreisel. Secondo i primi rilievi della polizia, circa 100 teppisti tedeschi si sono nascosti in un cespuglio e hanno colto i tifosi del Napoli in attesa nei loro veicoli al semaforo rosso.
Hanno lanciato pietre contro le auto degli italiani e fracassato i finestrini dei veicoli con sbarre di ferro, come hanno riferito gli agenti. Dal canto loro i tifosi del Napoli si sono difesi con mazze e bastoni. Diverse persone sono rimaste ferite, gli agenti hanno arrestato dodici tifosi dell'Eintracht e anche alcuni italiani. Al momento non si conoscono ulteriori informazioni. Poco chiara anche la ragione dei tafferugli scoppiati nel settore riservato ai tifosi del Napoli, azzuffatisi tra di loro.
Le avvisaglie, del resto, nulla avevano lasciato presagire di buono. Il brutto clima d'accoglienza riservato ai tifosi ospiti era stato caratterizzato dagli adesivi e dalle scritte rinvenute in alcuni punti di Francoforte contro i napoletani. Insulti razzisti e altre offese nel tentativo di intimidire gli ospiti. "Napolizia", alcune foto raffiguranti l'ex capo ultras napoletano Genny ‘a carogna che indossa gli indumenti di un agente di polizia e scritte discriminatorie come "terroni di mer*a" entrano nel corredo accessorio di un pre-partita turbolento, scandito anche dall'imponente servizio d'ordine schierato nelle zone ritenute maggiormente a rischio.
Tensioni. C'è dell'altro ancora a rendere la situazione più incandescente e rientra nel quadro più generale dei rapporti di alleanza e di inimicizia tra tifoserie a livello europeo. Gli ultras tedeschi di Francoforte hanno stretto un gemellaggio da tempo con quelli bergamaschi dell'Atalanta, "avversari" dei partenopei. Ma è solo uno dei tanti casi/episodi che fanno parte della galassia del tifo che oltre i confini nazionali si articola su scenari differenti. La prova tangibile, più recente fa riferimento agli scontri e allo striscione dei Fedayn della Roma strappato dagli ultrà della Stella Rossa di Belgrado.