Adriano oggi vive la vita che desiderava lontano dai soldi: i video delle sue giornate nella favela

Come sta e cosa fa oggi l’ex imperatore dell’Inter lo testimoniano alcuni video caricati sui social: è tornato nel suo mondo, sta senza pensieri e non fa niente di male. Si mostra felice, finalmente libero dai demoni.
A cura di Maurizio De Santis
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Una serie di video recenti condivisi su TikTok mostrano cosa è diventato e cosa fa oggi Adriano. E fa davvero impressione vederlo in quel modo. È per strada scalzo. Ha lasciato gli infradito su un marciapiede. Si alza da una sedia di plastica barcollando. Nella mano destra ha un bicchiere di birra (così sembra) e una sigaretta tra le dita, nell'altra uno smartphone attaccato a una presa di fortuna. Ride, accenna qualche passo di danza sull'asfalto consumato e rabberciato, mormora qualcosa, non si accorge che il supporto elettronico scivola sull'asfalto. E ride ancora, tanto.

La postura tradisce uno stato d'insostenibile leggerezza dell'essere, l'ex attaccante dell'Inter e del Brasile è apparentemente felice, rilassato, perfettamente a suo agio tra le via delle favelas nelle quali è tornato. Il 9 sulle spalle, talento, potenza nel tiro, fisicità: aveva tutto, dalla fama ai milioni. E più ancora ne avrebbe raccolti fino alla gloria se solo avesse tenuto la testa giusta (come si dice in gergo). Lo chiamavano l'imperatore ma dei fasti del tempo in cui tremare il mondo faceva con le su giocate è rimasto ben poco di regale.

Non gli importa, non gli è mai importato. Come vive adesso è quello che ha sempre voluto, lo confessò anche nell'intervista a The Player's Tribune: "Adriano non è scomparso tra le favelas. È solo tornato a casa, dalla mia gente, dai miei amici, dalla mia comunità. Non volevo vivere in un castello sulla collina lontano da tutti".

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In un'altra sequenza videoclip Adriano ha in mano alcune pedine molto simili a quelle del domino. Sta giocando su un tabellone posticcio, sistemato su una botte. Chi gli sta intorno lo pungola, scherza, lo provoca perché faccia finalmente la sua mossa. Lui sta al gioco e partecipa con attenzione, seguendo la sequenza e l'evoluzione degli abbinamenti. Accenna anche una discussione con l'avversario e interlocutore, ma il tono è amichevole. Poi capisce di aver vinto (è quello che si evince) e va ad abbracciare un amico che è nei pressi.

Non c'è cambio di scena, lo sfondo è sempre lo stesso: un marciapiede di dimensioni ristrette, un muro al quale stare appoggiati, bicchieri di plastica pieni di bevande (forse alcoliche) poggiati per terra, una combriccola di amici/conoscenti/avventori improvvisati coi quali scherzare, un abbigliamento semplice semplice. Pantaloncino nero al di sotto della vita, maglietta dello stesso colore a maniche corte che un po' maschera il volume della pancia prominente.

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Che Adriano si sia lasciato andare dal punto di vista fisico non è certo una novità, ma chi ha negli occhi ancora la possanza del bomber stenta a credere che quello attuale e di allora siano la stessa persona. Invece è proprio lui. Tutt'altro che triste, solitario y final. Anzi, appare finalmente libero dai propri demoni: li ha lasciati andare e oggi, che sia al mercato tra la gente oppure a fare linguacce e scattare selfie, può anche permettersi di trascorrere la vita come più gli aggrada. Di essere felice e stare senza pensieri.

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