Adli perde la testa dopo la sostituzione nel derby: prende a calci qualsiasi cosa gli capitasse davanti
Dopo 7 minuti del derby di Milano, Yacine Adli si è subito scontrato con Nicolò Barella. Il fantasista del Milan ha invitato il centrocampista sardo a rialzarsi dopo aver subito un fallo. Ne scaturisce un primo momento di tensione che ha caratterizzato la sfida Scudetto contro l'Inter. Adli però poi nel corso del primo tempo evidentemente non stava piacendo a Pioli e per questo il tecnico rossonero ha deciso di sostituirlo al 68′ mandando in campo Bennacer al suo posto. L'uscita di scena dal rettangolo verde di San Siro ha però fatto infuriare il giocatore.
Forse anche frustrato per la prestazione non proprio esaltante mostrata in campo, Adli si è sfogato duramente. Una volta uscito dal campo il calciatore si è incamminato verso compagni e staff seduti a ridosso del campo prendendo a calci qualsiasi cosa gli capitasse davanti. Dalle borse poste proprio dinanzi alla panchina finendo poi per scalciare con veemenza una borsa contenente borracce e materiale medico. Un gesto che dimostra la rabbia del calciatore che sicuramente come tutto il resto della squadra rossonera non avrebbe voluto perdere quel derby.
"Quando sbagli così prendi gol, lo sapevamo e abbiamo sbagliato ancora purtroppo – ha detto successivamente Adli a fine partite ai microfoni di Milan TV -. In questa stagione abbiamo preso tanti gol su corner e non siamo stati attenti, quando non curi i dettagli a questi livelli è dura. Noi ci abbiamo provato, ma purtroppo non è bastato". Lo stato d'animo poco sereno di Adli ha inevitabilmente inciso sulla prestazione del giocatore. Troppo alta la posta in palio, troppo forte la voglia di non voler vedere l'Inter vincere lo Scudetto proprio contro i rossoneri.
"Adesso dobbiamo arrivare secondi e tornare a lavorare per la nostra stagione, che è ancora da finire – ha proseguito ancora Adli nel corso dell'intervista – Siamo molto delusi però, ci abbiamo provato e non è bastato, ci dispiace molto per i tifosi". Adli prova a vedere qualcosa di positivo in una stagione che per il Milan è diventata all'improvviso totalmente anonima e priva di trofei o di obiettivi concreti da raggiungere fino alla fine di questa annata.