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Adani svela: “Mancini non può venire in Italia, andrà a vivere per un po’ da un’altra parte”

Lele Adani, che di Roberto Mancini è molto amico, svela un retroscena del suo addio alla panchina dell’Arabia Saudita: “Avrà fatto una transazione. Per non pagare il 50% in Italia, deve tornarci dal primo gennaio 2026. Andrà a vivere per un po’ da un’altra parte…”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Roberto Mancini da due giorni non è più il CT dell'Arabia Saudita, dopo aver risolto il contratto che lo legava alla nazionale fino al gennaio 2027. Una transazione che lo ha visto mettersi in tasca, oltre a quanto già guadagnato nei 14 mesi di lavoro, anche una buonuscita che dovrebbe essere pari ad un'altra annualità di stipendio o poco meno, ovvero circa 25 milioni netti, per un totale di una cinquantina di milioni portati a casa dall'avventura saudita. Un accordo che tuttavia, secondo quanto svela il suo amico Lele Adani, ‘suggerisce' a Mancini di non fare rientro in Italia, se non vuole "lasciare il 50% del malloppo", chiaramente per motivi fiscali. Il 59enne tecnico jesino – aggiunge Adani – "deve tornarci dal primo gennaio 2026".

Il fallimento di Mancini in Arabia Saudita è stato oggetto di discussione in un segmento di ‘Viva el Futbol', il format in streaming che vede discutere Adani assieme ai vecchi amici Cassano e Ventola, dopo l'addio dei tre alla Bobo TV. Lele è molto vicino al Mancio, lo difese strenuamente quando il marchigiano fu travolto dalle polemiche e dalle accuse di venalità e scarsa dedizione alla causa azzurra, quando nell'estate del 2023 lasciò la panchina dell'Italia per andarsene in Arabia. Ed anche adesso Adani prende le parti dell'ex campione europeo di Wembley: "Allora, facciamo un po' il punto della situazione. La prima cosa: avrebbe avuto comunque il tempo per qualificarsi ai Mondiali. La seconda: l'Arabia Saudita è un Paese con grandissima passione, ma con scarsa cultura, dove praticamente ha fallito anche Gallardo".

Roberto Mancini in una delle ultime conferenze da CT dell'Arabia Saudita: era sotto massima pressione
Roberto Mancini in una delle ultime conferenze da CT dell'Arabia Saudita: era sotto massima pressione

Adani difende Mancini: "In Arabia Saudita non c'è cultura calcistica, pensano di poter comprare tutto"

"È un contesto di non attitudine, conoscenza, preparazione per il calcio – continua Adani nel descrivere lo scenario in cui si è dovuto calare Mancini – Questa è la verità, loro coi soldi comprano anche gli incarichi dei massimi professionisti. Ti danno un mandato forte, ti portano quasi a non dover pensare per decidere ad andare là, pensano che basti mettere uno per migliorare la cultura calcistica, la metodologia e il modo di formare e gestire i calciatori. E se poi non vengono due o tre risultati, il modo in cui ti si rapportano è un modo non all'altezza anche del professionista, che chiaramente ha accettato però poi quando ti metti lì ogni giorno a lavorare ti rendi conto delle estreme difficoltà. Perché mentre in Qatar noi ci siamo stati e non c'è seguito, là c'è un grande seguito, ma non basta la passione se non c'è un'educazione della cultura calcistica, se non ci sono uomini di calcio che vanno ad instaurare accademie, allenare anche i formatori e cercare di far capire cosa serve e non solo quello che prendi ma come formi".

"Non hanno la cultura, tu devi avere chi capisce il tuo modo di fare calcio, ma se tu vai là perché ti danno un sacco di soldi e poi quando ti scontri con quella realtà là ti scazzi… perché poi Mancio io lo conosco, lo conoscete anche voi, Mancio era già 3-4 mesi che gli giravano i coglioni per come erano le situazioni – continua l'opinionista emiliano – Ma questo però è là, se tu vai là, prendi una nazionale, che cosa pensi che diventi la nazionale dell'Arabia Saudita? Che vada a giocare un quarto di finale ai Mondiali? Con tutto il rispetto ne deve passare di acqua sotto i ponti. Questa è una cosa calcistica concettuale, per arrivare poi a un concetto un po' più venale diciamo così…".

Mancini è durato solo 14 mesi sulla panchina della nazionale saudita
Mancini è durato solo 14 mesi sulla panchina della nazionale saudita

Adani spiega perché Mancini non tornerà in Italia a breve: "Se lo fa, dovrà lasciare il 50% del malloppo"

E qua Adani passa alle questioni meno tecniche e più materiali, ovvero il denaro. Tanto, tantissimo denaro, che per essere conservato in toto da Mancini richiede che resti lontano dall'Italia, non tornando ad avere la residenza fiscale nel nostro Paese il prossimo anno, con relativa tassazione al 43%: "Roberto Mancini avrà fatto una transazione, ok. Per non pagare il 50% in Italia, deve tornarci dal primo gennaio 2026. Finito, chiuso, se ne parla dal 2026. Perché se tu entri prima, devi lasciare il 50% della transazione, del malloppo. Finito, chiuso, quindi questo è, hai capito. E quindi non può venire in Italia, andrà a vivere per un po' da un'altra parte, questo è…".

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