Adani spiega a Thiago Motta cosa deve fare la Juventus, il tecnico: “Sono completamente d’accordo”
Zero gol subiti dalla Juventus con Bremer in campo, ben 7 nelle ultime 4 partite di Serie A da quando il brasiliano è fermo ai box – e lo resterà a lungo – per il grave infortunio al crociato del ginocchio. La squadra bianconera, che ad inizio campionato sembrava un bunker imperforabile, adesso non soltanto subisce parecchi gol, ma non riesce a farne uno in più degli avversari. Il 2-2 casalingo col Parma, che fa scivolare la squadra di Thiago Motta a -7 dal Napoli capolista, è addirittura il sesto pareggio nelle ultime otto gare: un dato col quale è difficile cullare sogni di gloria. La difesa è dunque la prima imputata, ma nell'analisi del dopo partita Lele Adani e Thiago Motta si trovano d'accordo sul fatto che i problemi difensivi della squadra dipendono da come vengono concluse le fasi di possesso, con errori tecnici e conseguenti mancati posizionamenti che lasciano ripartenze devastanti agli avversari, come è avvenuto col Parma.
Lo scambio tra i due avviene ai microfoni di DAZN, quando viene chiesto al tecnico bianconero dell'involuzione a livello difensivo della Juve: "Difensivo vuol dire tante cose – replica Thiago Motta – Soprattutto quando noi stiamo attaccando, penso che oggi abbiamo concesso troppe ripartenze all'avversario. La fase difensiva è fatta di tante cose, la più importante per me è quando abbiamo la palla negli ultimi metri, la gestione tecnica di fare bene l'ultimo passaggio, quando dobbiamo girare il pallone, quando dobbiamo avere pazienza, concludere bene le azioni e mantenere un equilibrio di squadra per non concedere all'avversario ogni volta di ripartire. Questi 60-70 metri indietro poi danno fiducia all'avversario e per noi non è la cosa ideale per mettere in difficoltà per tanto tempo una squadra come il Parma".
Lele Adani indica la via alla Juventus, Thiago Motta annuisce più volte: "Sono completamente d'accordo"
Un'analisi su cui si innesta la riflessione di Adani, che a quel punto spiega cosa deve fare la Juventus per migliorare la situazione: "Guarda Thiago, io credo che questo che hai detto tu sia il resoconto che uno poi difende nel modo in cui finisce l'attacco. Quindi, è questo il punto, se tu cambi filosofia, giochi con tanto campo alle spalle, porti tanti uomini nell'ultimo terzo di campo per avere più linee, più soluzioni e più giocatori che possono andare ad occupare appunto l'area di rigore avversaria, dopo chiaramente ti difendi come gli altri ti riconquistano, a seconda della posizione che poi trovi. Quindi credo che la mentalità, la strada è quella, semplicemente bisogna concludere meglio una cosa per poi fare meglio l'altra, io la vedo un po' così".
Parole che vedono l'allenatore della Juve annuire parecchie volte mentre Adani le pronuncia dallo studio ed infatti il 42enne italo-brasiliano le controfirma in toto: "Sono completamente d'accordo, questa è la nostra idea e dobbiamo portarla fino in fondo. Più momenti della partita giochiamo così, più metteremo in difficoltà l'avversario. Ci sono delle volte che o sbagliamo tecnicamente o sbagliamo il tempo del gioco nel momento di accelerare perché la squadra avversaria si mette tutta indietro. Soprattutto contro una squadra che cerca questa situazione per poter ripartire, noi non dobbiamo concederla".
"Però tanti momenti abbiamo fatto bene e tanti altri no, per questo abbiamo concesso tantissimo al Parma – spiega ancora Thiago Motta – Delle volte dobbiamo avere più pazienza, giocare meglio nel campo avversario, non farli ripartire, insistere su queste azioni, insistere sulle seconde giocate, perché se siamo ben organizzati le seconde giocate le vinciamo noi e non ripartono, e possiamo anche in quel momento poter colpire perché loro si aprono. Sono tanti momenti nella metà campo avversaria dove possiamo costruire un'occasione da gol. Oggi in alcuni momenti abbiamo fatto bene, ma non sufficientemente per mettere in grande difficoltà il Parma, anche se abbiamo creato, ma anche loro".