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Adani sbotta su arbitri e Var: “Situazione fuori controllo, è una pagliacciata”. E cita episodi clamorosi

L’ex calciatore censura l’incoerenza delle decisioni arbitrali e le interpretazioni del regolamento. Monza-Roma, Juventus-Cagliari, Fiorentina-Milan i casi presi in esame. “Abbiamo visto tutto e il contrario di tutto”.
A cura di Maurizio De Santis
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L'incoerenza delle interpretazioni arbitrali e l'influenza del Var sono oggetto di discussione accalorata durante la trasmissione Viva el Futbol. Il concetto è essenzialmente questo: come si fa a parlare di calcio, schemi, merito se il banco salta perché a diventare protagonisti sono gli ufficiali di gara, per giunta con decisioni contraddittorie? La confusione generata è massima. Tante le situazioni che sono citate da Daniele Adani a corredo del ragionamento che fa sulla difficoltà di analizzare i match, pesantemente condizionati da un'applicazione del regolamento che lascia interrogativi, rabbia e senso di ingiustizia.

Le spiegazioni sul mancato rigore per la Roma per l'entrata su Baldanzi non hanno convinto.
Le spiegazioni sul mancato rigore per la Roma per l'entrata su Baldanzi non hanno convinto.

Il caso del rigore non concesso alla Roma per l'intervento di Kyriakopoulos su Baldanzi, il penalty assegnato al Cagliari per l'entrata a vuoto di Douglas Luiz su Piccoli e quello dato alla Juve per il tocco di mani di Luperto (ma nel novero delle cose successe c'è anche il rosso a Conceiçao), più ancora quanto s'è visto in Fiorentina-Milan costituiscono materiale sufficiente per sintetizzare questa situazione da "circo" (come l'ha definita Fonseca) con una frase.

Il Var interviene per segnalare la scorrettezza di Douglas Luiz in Juventus-Cagliari.
Il Var interviene per segnalare la scorrettezza di Douglas Luiz in Juventus-Cagliari.

"In questo fine settimana abbiamo visto tutto e il contrario di tutto – dice Adani -. Siamo arrivati a un punto in cui i vertici arbitrali o cambiano il regolamento, che così è folle, oppure così non si capisce più niente… è una pagliacciata. In tutto questo gli arbitri sono parte lesa e complici. E il Var, strumento che doveva tendere verso la giustizia, non ha risolto. Il fatto che ci siano talmente tanti casi significa che è la situazione è fuori controllo".

Il rigore assegnato alla Juve col Var per il "mani" di Luperto aveva spinto Nicola a contestazioni "tecniche" sull'interpretazione del regolamento.
Il rigore assegnato alla Juve col Var per il "mani" di Luperto aveva spinto Nicola a contestazioni "tecniche" sull'interpretazione del regolamento.

L'ex calciatore, oggi opinionista tv cita alcuni episodi chiarendo che, allo stato dei fatti, chiunque in un modo o nell'altro finirà per essere penalizzato. "Perché in Monza-Roma il Var non interviene? Come si fa a parlare solo di pestone (step on foot) ricevuto da Baldanzi quando il calciatore viene letteralmente travolto all'avversario? E perché, invece, il Var si fa sentire in Fiorentina-Milan quando Dodo sfiora Theo Hernandez con un calcetto nel tentativo di prendere la palla? Nella partita del Franchi l'arbitro Pairetto e i colleghi al Var si sono presi la scena anche rispetto a De Gea e alle sue parate. Siamo tutti vittima di un arbitraggio che non riconcilia col gioco ma lo calpesta".

La chiosa tira in ballo anche un altro aspetto della questione: la furbizia dei calciatori. "A causa del regolamento il giocatore, che non è scemo, sa che se viene sfiorato va per terra… e lo fa perché sa che ti danno il rigore alla tv". C'è ancora un punto da prendere in esame, lo fa Antonio Cassano con la veracità che lo contraddistingue riflette nel solco dello sfogo di Davide Nicola che, in occasione del penalty concesso alla Juve per il mani di Luperto, aveva contestato la decisione con argomentazioni tecniche interessanti rilevando come fosse importante tenere conto della complessità della dinamica dell'azione e non solo della parte finale (il difensore che sfiora la palla con le dita).

"Mi spieghi Rocchi – sostiene Cassano –  come fa uno a saltare con le braccia lungo il corpo? Così diventa una buffonata. Il problema vero? Al Var dovrebbe esserci calciatori che certe cose le hanno vissute in campo".

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