Adani racconta come Vieri ha messo fine alla Bobo TV alle sue spalle: “Perché nessuno lo sapeva?”

Daniele Adani torna a parlare della fine della Bobo Tv a distanza di un anno e riavvolge il nastro di un’esperienza che ha toccato momenti inarrivabili e che, di colpo, è finita e ha fatto molto discutere all’interno del podcast “One More Time” di Luca Casadei.
A cura di Vito Lamorte
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Daniele Adani torna a parlare della fine della Bobo Tv a distanza di un anno e lo fa rispondendo alle domande di Luca Casadei nel podcast ‘One More Time'. L'ex difensore di Fiorentina, Inter e Brescia ha rilasciato una lunga intervista toccando tanti temi a lui cari ed è tornato a parlare del vecchio progetto editoriale che, di colpo, è finito e ha fatto molto discutere.

In merito alle ragioni della rottura e alla domanda se c'è mai stato un confronto: "Perché tu puoi vedere le cose in modo diverso, puoi stancarti, puoi avere altre passioni che arrivano nel percorso, puoi avere un pensiero diverso rispetto a tre anni prima, puoi rivedere certi pareri o obiettivi perché in questo mondo raramente chi dà una parola la rispetto. Dobbiamo anche essere noi più elastici, non tutti hanno così sacro l'onore. Se lui dice ‘Questa cosa andrà avanti dieci anni, vieni con me perché la faccio solo con te e facciamo il culo a tutti', io non ti rinfaccio quello che hai detto".

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Adani ricorda il modo in cui è cresciuto il progetto e del grande lavoro fatto per trovare l'equilibrio tra tutti: "Per noi, la Bobo TV è stato un figlio che non ho mai avuto. Io ho visto il cambiamento. Mentre per noi era tutto, se tu cambi e il tuo trasporto non è più come prima. Il nome l'ho dato io ma non lo ammetterà mai. Senza di me non ci sarebbe stata nemmeno la puntata uno e c'è stato tanto lavoro dietro, perché ognuno è fatto a modo suo, ma è stato un periodo bellissimo per tutti. A volte decidevano cose a tavola ‘se per te va bene, facciamo così'. In scioltezza. Era come fare i passaggi prima dell'allenamento. Come fare calcio attraverso la comunicazione del calcio. Eravamo felici". 

Adani sulla chiusura della Bobo TV: "Se dovevamo cambiare, perché nessuno sapeva?"

Adani parte da lontano e parla di come è nata la Bobo TV: "Tutti comincia, nasce la Bobo TV in questo momento di lockdown, quando eravamo tutti chiusi in casa. Con Instagram potevi fare uno e uno, il blocco lo apriva Nicola (Ventola) e chiudevo io. Antonio (Cassano) veniva ogni tanto.  A un certo punto l’evoluzione è andare su Twitch e Bobo mi dice: ‘Io ho bisogno di te per fare una cosa che sarà unica’. Poi mettiamo Ventola e la gente vuole Cassano'. Io ero già in rotta con Sky e questo ha favorito la rottura. Adesso tutti fanno tutto, allora sembravo responsabile di tutto io. Mi sono sempre trovato bene tramite questi canali perché sono liberi e so come arrivare alla gente, perché ascolto la gente e sono uno di loro. Facciamo questa cosa e non me la devi dire due volte perché io mi butto nel fuoco per te. Comincia, cresce, evolve, viene fatta la canzone. Riusciamo a fare i teatri. Secondo me la Bobo TV era di tutti”.

L'ex calciatore, opinionista della Domenica Sportiva e seconda voce delle partite della Nazionale Italiana, ha contestato le modalità della rottura:"Noi andavamo forti insieme, questa cosa è cambiata dentro di lui, non sentiva più il trasporto per la Bobo TV, non gli piaceva più così com’era. Tanto è vero che lui dice a Staffelli: ‘Andava cambiato". Ma allora ‘se dovevamo cambiare, perché nessuno sapeva?"

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Adani apre a Vieri: "Se mi chiedesse di vederci, accetterei"

In merito al suo rapporto con Vieri, Adani ha parlato così: "Eravamo avversari e poi dopo, quando sono arrivato all’Inter, ci siamo conosciuti. Lui è una persona molto intelligente, secondo me. Ha un’umanità che non mostra. Le sue bambine, che io amo, hanno tirato fuori quel lato di lui che noi abbiamo conosciuto, ma che magari fuori si vedeva meno. È una persona veramente con valori, di una dolcezza non manifestata. Il suo silenzio molte volte, nel suo tormento interiore, fa trapelare anche una riflessione volta al bene". 

Infine, alla precisa domanda su un possibile incontro per parlare di quanto accaduto l'ex difensore non chiude la porta: "Io ci sono sempre stato non per business, ma perché condividendo tra amici è nata una cosa unica. Se lui venisse da me ora e mi chiedesse di vederci, accetterei. Chi sono io per non andare? Sarei disponibile ad ascoltare, ma lui sarebbe disposto a fare altrettanto?”.

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