Adani incredulo: “Ero a Wembley, avevo appena annunciato l’addio a Sky. Arrivò un messaggio…”
Nuova vita per Lele Adani dopo il sofferto – e polemico – addio a Sky Sport annunciato a sorpresa in diretta dalla sua stessa voce durante gli scorsi Europei. Il popolare opinionista è infatti il nuovo ospite fisso di 90° su Rai 1, a fianco del conduttore Marco Lollobrigida. Un ruolo dunque di grande prestigio sulla rete ammiraglia del servizio pubblico. Intanto il 47enne ex difensore continuerà anche ad intervenire sulla Bobo TV assieme a Vieri, Cassano e Ventola, inoltre la sua voce accompagnerà i videogiocatori di Fifa 22 nella nuova edizione del celebre videogioco. Insomma non avrà davvero tempo di annoiarsi.
Intervenuto già domenica scorsa nella sua nuova veste a 90°, Adani ha raccontato a Repubblica cosa accadde subito dopo che aveva comunicato in telecronaca che avrebbe lasciato Sky: "Mentre scendevo i gradini di Wembley, pochi minuti dopo aver annunciato che quella sarebbe stata l’ultima telecronaca con Sky, ho ricevuto il primo messaggio della Rai. Con me sono stati bravissimi sotto l’aspetto umano. Sono stati discreti, mi hanno permesso di riflettere, senza mettermi pressioni, infatti entro a campionato iniziato. Ma tutto questo per me ha un grande valore".
Un messaggio inatteso, che certificò agli occhi dell'opinionista emiliano la stima di cui gode nell'ambiente televisivo. Adani ritiene perfetto il matrimonio professionale con la Rai: "Non è solo il linguaggio del calcio, è la vita che è cambiata. Per meritarti di connettere la gente col mondo del calcio giocato, devi evolverti: io non ho mai cercato consensi, ho sempre cercato di essere interessante e credibile. E la Rai va in questa direzione, con un grande rispetto per l’opinione libera. Se parli per avere consensi la gente lo capisce e ti abbandona. La Rai ha un valore incredibile, perché è di tutti".
Adani lancia poi il messaggio di un calcio popolare ed a disposizione di tutti: "Il calcio nasce tra la gente, deve essere accessibile a tutti: una famiglia, per un abbonamento al calcio in TV, deve rinunciare a due cene fuori ogni mese. Quel valore va restituito con rispetto. Il motivo dell'addio a Sky? Non dovete chiederlo a me. Ma non è un problema, mi hanno scritto in tantissimi, ho tanti amici lì, tecnici, persone in redazione, ragazzi che incroci nei corridoi. Sky mi ha permesso per anni di raccontare il calcio, ore è tempo di farlo in Rai".