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Adani e Cassano litigano su Allegri, Motta e la Juve: “Così parlano gli haters, hai detto una cazzata”

Oggetto della lite durante la discussione a Viva el Futbol è il ragionamento dell’ex barese: due le cose che fanno trasecolare Adani, l’Atalanta meno forte della Juve e il riferimento al tecnico livornese. “Adesso so che ti puoi incazzare”.
A cura di Maurizio De Santis
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È mancato solo che Daniele Adani desse apertamente dell'incoerente ad Antonio Cassano. Ci è andato molto vicino nella discussione accesa, che un po' ha sfiorato la lite perché a un certo punto i toni si sono alzati e i due hanno fatto davvero fatica a capirsi. Anzi, quando FantAntonio ha introdotto la sua riflessione dicendo "Lele, adesso io che qui tu t'incazzi" di rimando gli è arrivato un sonoro "Così parlano gli haters, hai detto una cazzata".

Oggetto della discordia, solo verbale, è il ragionamento sull'Atalanta che "sulla carta è meno forte" (ha argomentato Cassano) mettendo le rose a confronto, sulla Juventus di Thiago Motta e più ancora su Massimiliano Allegri che l'ex calciatore barese cita all'insegna del ‘si stava meglio quando si stava peggio'. Precisa che non gli piace (né gli è mai piaciuto) per il calcio che propone, ricorda le "figuracce" fatte contro Maccabi Haifa e Villarreal in Champions, ma lo rivaluta alla luce del disastro che è sotto gli occhi di tutti.

"Tanto valeva tenersi lui, al quarto posto mi avrebbe portato di sicuro e non ci sarebbe stata questa svalutazione clamorosa dei calciatori. Vlahovic, per esempio, con lui rendeva meglio anche se continuo a pensare che è una pippa. E Motta è improponibile come allenatore della Juve. Penso che quella di domenica è stata ancora peggio con l'Empoli perché sei stato umiliato in casa da una squadra che è fatta da giocatori che non sono più forti di quelli della Juve, al massimo ce ne sono 3 ma faccio fatica a trovarne di più".

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Adani trasecola: "Ma non vero è che l'Atalanta sulla carta è meno forte della Juve. La premessa che hai fatto è errata perché l'Atalanta è una squadra che ha stupito il mondo. Semmai la Juve è peggio dell'Empoli che ha giocato con la Primavera". E rincara la dose: "Altro errore comunicativo, solo un 5% di persone sosteneva che Motta era adatto alla Juve e io sono tra quelli. E ancora: ma quale mischione per lo scudetto? Semmai per il 4° posto! L'Atalanta ha dato lezioni di calcio anche in Europa, è un modello. E pensare che all'inizio hanno tenuto De Ketelaere in panchina".

La sconfitta della Juve contro l'Atalanta è stata devastante, come soffocare un progetto nella culla: Gasperini ha spaccato tutto (compreso il fronte degli opinionisti, spiazzati dal fallimento inatteso), ridimensionato il lavoro del tecnico e assestato un bel colpo anche alla figura del direttore sportivo, Giuntoli, che l'ex Bologna lo ha voluto ed è stato l'artefice di un campagna acquisti (compresa la parentesi di gennaio) dispendiosa. Eppure, i bianconeri sono tornati (o sono ancora fermi) al punto di partenza e si ritrovano a rimpiangere l'ex allenatore livornese che da Torino andò via con un piazzamento Champions e un Mondiale per Club in tasca, una Coppa Italia e un ‘florilegio' di vaffa urlati in campo all'Olimpico e in diretta tv al diesse che gli aveva fatto le scarpe.

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E qui Cassano e Adani parlano una lingua diversa, tanto che l'ex difensore di Inter e Fiorentina afferma, in maniera provocatoria: "Se il discorso è che alla Juve interessa solo vincere, allora si chiami pure Trapattoni che è l'allenatore più vincente della storia… e lo dico con tutto il rispetto che ho per lui al quale sono affezionato".

Poi chiarisce il suo pensiero restando fedele alla sua idea di calcio che è distante dall'interpretazione di Allegri ma con una postilla: "A Torino lo rimpiangono? Ma quale, forse quello del primo quinquennio? Allora sì, perché l'Allegri dell'ultimo triennio è stata un'altra cosa. Se la cultura della Juventus e dei tifosi è quella, va bene. A questo punto si torni indietro di qualche anno e si prenda Antonio Conte Io invece sostengo che se il ragionamento resta quello del vincere è l'unica cosa che conta allora il vero errore non è stato Motta oggi ma prendere Maurizio Sarri, che tra l'altro è stato l'ultimo a conquistare lo scudetto. Poi però è stato cacciato e dopo è stato sempre peggio. Hai preso Andrea Pirlo e lo hai mandato via. Hai ripreso Allegri ed è finita come sappiamo. È come se la Juve in 6 anni avesse cambiato 5 allenatori, quindi mi chiedo: ma questo benedetto progetto quando prova a prendere una strada? Qualunque sia il direttore sportivo, Giuntoli, Paratici o Tare… ma quand'è che prende forma? Io vi dico solo che farei un giro in più, aspetterei un altro anno almeno".

Cassano prova a riannodare i fili. "Perché gli altri allenatori hanno fatto rendere le loro squadre? Vedi Baroni alla Lazio, vedi l'Udinese di Runjaić, vedi il Bologna con Italiano oppure Conte, che a Napoli ha perso anche il suo giocatore migliore (Kvara, ndr). La verità è che alla Juve non gliene frega niente del bel gioco, là vogliono vincere i trofei e sono convinto che quest'anno con Allegri in panchina avrebbero fatto meglio".

Adani tira un respiro profondo e stringe l'interlocutore all'angolo. "A me piacevi, Antonio, quando motivavi la possibilità che si prendessero Roberto Mancini o De Zerbi, ma adesso hai detto una cosa che sconfessa quello…il mondo va avanti… E ripeto, la premessa che hai fatto è sbagliata".

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