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Adani difende l’amico Mancini dopo la sfuriata di Cassano: “Adesso uso una parola forte”

Lele Adani alla Bobo TV ha provato a difendere la scelta dell’amico Roberto Mancini di dimettersi dall’Italia per diventare Ct dell’Arabia Saudita. Cassano tuona, lui lo smorza.
A cura di Fabrizio Rinelli
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Roberto Mancini è stato ufficializzato come nuovo Ct dell'Arabia Saudita. Nonostante le smentite di pochi giorni prima dell'annuncio dal diretto interessato a seguito delle dimissioni da Commissario Tecnico dell'Italia, l'ingaggio con la nazionale saudita da parte del tecnico campione d'Europa in carica con gli azzurri nel 2021, è diventato realtà. Tutto è successo in pochissimi giorni dopo l'addio a sorpresa a cavallo di Ferragosto. Con un ingaggio da 30 milioni l'anno per 3 stagioni pari dunque a 90 milioni, quello di Mancini è uno dei contratti più ricchi dal Ct a livello mondiale. Argomento questo assolutamente principale trattato all'interno del consueto appuntamento della Bobo TV la scorsa serata. Gli ormai noti opinionisti del canale Twitch di Bobo Vieri si sono confrontati sul tema e di certo non sono mancati confronti accesi.

Occhi puntati soprattutto su Lele Adani che così come lo stesso Vieri è grande amico di Mancini della sua famiglia. Ma ad aprire il discorso è stato Antonio Cassano, con la solita schiettezza: "Ha fatto un disastro a livello comunicativo – spiega e poi aggiunge – A malincuore però devo dirlo: caro Roberto tu vai lì per i soldi non per fare la storia". Cassano ha infatti parafrasato Mancini che dopo l'annuncio da Ct dell'Arabia aveva appunto detto di voler fare la storia in questa sua nuova avventura. Ma Fantantonio tuona: "Lui è lì per smettere di fare il suo lavoro, il calcio che c'è lì non è calcio – spiega con forza – A loro non gliene frega un ca**o del calcio. Per rispetto nostro lui lì non ha futuro, smetterà di allenare ed è andato solo per i soldi". A quel punto interviene Adani che in un certo senso cerca di smorzare l'ira di Cassano e difende l'amico cercando di fare chiarezza sulla scelta tanto discussa.

"Avrei accettato una risposta del tipo: vado a fare un'esperienza – ha detto Cassano in conclusione del suo ragionamento – Se tu vai via dall'Italia devi farlo dopo la Nations, ma non vai via dopo un'offerta importante perché fai capire che hai accettato per soldi. Per me se non fosse arrivata l'offerta dell'Arabia non sarebbe andato via dall'Italia". A questo punto entra a gamba tesa Adani e prova a spiegare questa decisione: "Era una situazione delicata a prescindere e che è poi diventata ingestibile – spiega Adani – in questa capacità di gestirla hanno avuto colpa un po' tutti. Mancini ha sbagliato comunicazione, l'ho detto a lui e al figlio".

Adani non smentisce Cassano ma prova a correggere il suo discorso facendo passare la scelta di Mancini come una decisione inevitabile per come stavano andando le cose: "Io torno indietro dicendo che è il percorso tra Roberto e la Federazione che è stato sbagliato – sottolinea Adani – La nazionale italiana ha vinto due volte ai rigori in 40 anni di calcio: uno con Lippi e l'altra Mancini. In questo momento in Italia uno però uno è un eroe e l'altro sembra che non abbia vinto niente e dico: Robi chiediti il perché".

Adani prova a ripercorrere le tappe di questa vicenda: "Si era arrivati a un rapporto stanco e quando le cose stanno così i dubbi vanno condivisi – spiega – Se non ci si trova e il percorso non è lo stesso bisogna sistemare la cosa o rompere". L'opinionista Rai cerca poi di sottolineare che anche le parole e le tempistiche usate erano sbagliate: "Non puoi permetterti di farlo prima e non puoi farlo dopo con 5 righe su Instagram – aggiunge ancora – È normale che arriva l'ondata da tutti, anche dalla Federazione. Non si doveva arrivare a questo ma condividere il pensiero diverso e al limite ricucire o separarsi". Sulle motivazioni di scegliere l'Arabia all'Italia e sul fatto che l'ex Ct dell'Italia abbia detto di voler fare la storia della nazionale saudita, Adani si ferma e spiega il suo ragionamento:

"Adesso uso una parola forte e mi assumo la responsabilità: quello che lui ha detto è secondario – spiega – Tutti nel mondo del calcio avrebbero accettato quell'offerta. Io stesso potevo andare a lavorare con lui e potevo avare 10 milioni di euro in più adesso ma gli ho detto che preferivo andare avanti per la mia strada". Adani continua: "Dobbiamo spiegare da che persone è fatto il mondo del calcio? Tutti avrebbero accettato – prosegue – È più grave di come ci sono arrivati lì rispetto al percorso che l'ha portato a dare le dimissioni. Io conosco la metà delle persone in Italia che volevano andasse via Mancini per diversi motivi". Adani poi conclude: "Mancini già non era visto bene – aggiunge – Nella modalità e nelle tempistiche è stato sbagliato da tutti, io la vedo così. Per me doveva andare ad allenare gli USA, e questo gliel'ho detto a Robi". 

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