Adani commosso in diretta racconta la fine della Bobo TV di Vieri: ecco la storia del tradimento
La sfogo per un'amicizia tradita. Dopo il comunicato congiunto con Ventola e Cassano, Daniele Adani racconta in una diretta Instagram le emozioni che gli ha suscitato la fine della Bobo Tv e, più ancora, il voltafaccia da parte di Vieri. Usa un termine molto forte parlando del format che aveva contribuito ad allevare con amore e passione, lealtà e fratellanza (espressioni che richiama spesso nel corso della confessione/rivelazione) partendo da zero e con lo spirito di condivisione che nasceva da un legame profondo.
"Era il figlio che non ho mai avuto. Per me è stata una delle più belle soddisfazioni perché vedevo rivelata l’amicizia che partiva da noi ma arrivava a voi". Basta questo per toccare con mano quanto possa esserci rimasto male per l'epilogo di un percorso iniziato con "una prima puntata che non doveva esserci poi siamo partiti e ci siamo divertiti tanto".
Qualcosa è cambiato, i sentimenti si evolvono e lo fanno ancora più in fretta quando c'è dell'altro che s'insinua tra le pieghe di un rapporto. Lele se ne accorge nell'estate scorsa, quando intuisce che dietro la reticenza e l'apparente stanchezza palesata dell'amico Vieri c'è dell'altro. "C'era poca attitudine a stare dentro il progetto. Davanti a me in quel momento avevo una persona che pensava ad altro". E quel dubbio che s'era fatto largo, quella vocina che gli sussurrava qualcosa in testa trovava fondamento in un altro aneddoto. Adani avrebbe voluto parlare con Bobo di cose future, la risposta ricevuta lo gela.
"Parla con la Valentina (la manager, ndr), facciamo società con lei. Io dissi no, parlo con te… perché mi mandi da lei? Io dovevo andare da lei e lei non veniva da me… questo mi ha fatto capire che qualcosa stava cambiando. Il mio referente era il mio amico come in quella telefonata dell'estate 2020".
Il frangente citato da Adani fa riferimento al periodo della Bobo Summer Cup al termine della quale chiede "una riunione chiarificatrice per ragionare insieme da amici, una riunione protratta fin troppo. L'unica cosa chiara è che c'era poca voglia di condividere il percorso. ‘Non siamo più una squadra', mi disse Ventola".
La crepa s'era aperta, quella favola bella di 4 amici che, su idea di Vieri, durante la pandemia e il lockdown s'erano ritrovati insieme su Instagram per lenire paura e dolore per le notizie di cronaca fino a trasformare le loro discussioni in qualcosa di più importante, è finita malissimo.
"Non avrei mai pensato di dover mettere in discussione un rapporto del genere" dice commosso snocciolando il perché quell'avventura s'è sciolta. Parla a nome anche di Nicola e Antonio, guarda dritto dentro l'obiettivo ed è chiaro come si rivolga a Christian quando lo dipinge (e non ne esce affatto bene) come una persona capace di nascondere la verità a chi, assieme a lui, avevano diviso molto più dell'esperienza della Bobo Tv.
C'è un passaggio in particolare che sostanzia lo strano (e brutto) effetto che fa subire un certo atteggiamento. E qui il tono della voce lascia trasparire profonda delusione umana, gli occhi sono lucidi per la tristezza e la mimica delle mani da ritmata abbassa la frequenza fino a fermarsi. Le ha sulle gambe, come in segno di sconforto. Lele, Cassano e Ventola avevano espresso a Vieri il desiderio di una pausa di riflessione: se bisognava andare avanti, occorreva farlo come sempre. Ma quel sempre, a giudicare da quel che sarebbe accaduto qualche ora dopo, era diventato un mai più.
"C'è stato un confronto acceso, professionale, con modi totalmente sbagliati e irrispettosi. Questo ha raffreddato la possibilità di riflettere e tornare sui nostri passi come fatto altre cento volte prima. Passano due giorni ed ecco la richiesta di prendere una pausa. In mezzora io, Nicola e Antonio abbiamo comunicato che ci saremmo presi una pausa. Io per primo".
La reazione di Vieri è una stilettata in pieno petto. Almeno, Adani così sembra parlarne. "Come si fa ad andare in diretta col sorriso sulle labbra a parlare di nuovi format come se niente fosse? E quando li hai pensati?". E ancora: "Ci ha ringraziati definendoci collaboratori… siamo diventati improvvisamente dei collaboratori… a me che aveva detto ‘la Bobo Tv non la posso fare senza te'. Io che avevo fatto di tutto per farla nascere. E cosa dire del fulmineo accordo con la Lega Serie A? Sia chiaro, contro la Lega non ho niente però mi chiedo: quando lo hai fatto? Ci sono i tuoi fratelli in attesa di una risposta e tu ci dai sopra un colpo di spugna".
Amara constatazione: "La domanda che esce a questo punto è ‘se era giusto cambiare, perché nessuno sapeva niente prima?'. Magari qualche idea balenava già da prima, dall'estate? È stato mandato tutto a puttane… Ve lo dico e mi piange il cuore, la Bobo TV è il passato. Non esiste più. Tutto quello che avete sentito negli ultimi dieci giorni e stasera non c'entra nulla con la Bobo TV".
Adani chiude il lungo intervento con una frase che sembra una mano tesa: "Niente è irreversibile – dice -. Antonio e Nicola sono amici spettacolari e ho voluto tanto bene a Bobo. Lo spogliatoio dovrebbe essere sacro, protetto e inviolato. Niente è irreversibile. Chi ha amato tanto tempo può amare ancora e sopportare un tradimento".