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Adani asfalta la Juve sull’esonero di Motta: “Bugie! Bugie! Bugie! Non si capisce cosa vuole fare”

L’ex calciatore non usa giri di parole per criticare la gestione della società bianconera: “Non dico che è giusto tenere Thiago per forza ma la domanda che mi faccio è: cosa sta facendo la Juve? Con che criteri sceglie? A volte tiene, a volte caccia, a volte confida poi dopo invece…”.
A cura di Maurizio De Santis
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"Bugie, bugie, bugie!". Daniele Adani lo ripete più di una volta per scolpire la qualità dell'informazione e della narrazione fatta sulla Juventus, su Thiago Motta e il direttore sportivo Giuntoli, su Tudor preso per questo finale di stagione (e forse per un pezzo d'estate che guarda al Mondiale per Club), sul futuro qualunque esso sia. "Mancini, Conte per il futuro… ma come fai a parlare con un top manager se non è chiaro qual è il progetto che hai, la direzione che vuoi prendere, un'idea e una visione, gli acquisti? Cosa gli vai a dire?".

Poi c'è l'affondo sullo stile dei bianconeri che va di pari passo a una gestione della progettualità che appare isterica. "Prendi Sarri, inizi un nuovo percorso, vince lo scudetto e lo cacci. Prendi Pirlo poi lo cacci. Poi torni ad Allegri che s'è guadagnato la seconda possibilità dopo quanto di buono aveva fatto nei primi cinque anni ma cosa vinci? Sono cinque anni che non vinci lo scudetto! E usi la recente esperienza come termine di paragone ma lo ricordiamo che quella Juve ha preso quattro gol anche dal Sassuolo che poi è retrocesso? Che aveva una rosa con calciatori da 70 titoli mentre quelli di Motta vengono dal niente? Che è arrivata a -23 dall'Inter? Che sempre con Allegri ha chiuso a -18 e -16 dal primo posto? Il Milan, il Napoli, la stessa Inter si sono organizzati e hanno vinto. Alla Juve non si capisce qual è la direzione presa… cosa sta facendo? Arrivano Thiago Motta e tanti giovani ma non lo sostieni come dovresti. Anzi, viene mandato via in quel modo".

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E qui la riflessione proposta da Adani tocca altri aspetti strettamente legati alla strategia e alla conduzione della società: "Resto basito per il comportamento di chi dovrebbe avere uno stile, un DNA e ha la storia ereditata da una famiglia e alla fine nelle scelte dirigenziali attuali ha comportamenti da dilettanti. Tutti abbiamo sentito dopo Firenze che si sarebbe ripartiti con Thiago Motta. Alla fine non si è capito chi ci credeva e chi no, ti sono vicino però non ti sono vicino e costruisci una comunicazione subdola. Bugie, bugie… vedi che escono. Allora io non dico che è giusto tenere Thiago per forza ma la domanda che mi faccio è: cosa sta facendo la Juve? Con che criteri sceglie? A volte tiene, a volte caccia, a volte confida… poi dopo invece te la mette in quel posto".

La chiosa richiama il riferimento fatto al neo allenatore, Tudor, con un video. Non è un attacco all'ex calciatore che ha accettato la panchina ma un'opinione durissima su cosa è diventata questa Juventus. "L'unica cosa che dico è arrendetevi, adeguatevi, accettatelo perché la direzione e lì non la fermate".

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