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Adama Traoré ha un fisico impressionante ma non è stato sempre facile: “Da ragazzo avevo problemi”

Chi è l’esterno d’attacco in scadenza di contratto col Wolverhampton che piace ai rossoneri. “Ormai tutti sanno cosa faccio. Anche se nessuno mi prende più”, dice quando pala dell’espediente che usa per sfuggire agli avversari.
A cura di Maurizio De Santis
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Adama Traoré si lascia cospargere le braccia di olio per bambini.
Adama Traoré si lascia cospargere le braccia di olio per bambini.

"Mi alleno poco, lo sviluppo del mio fisico è una questione genetica". Se chiedete ad Adama Troré qual è il segreto dei suoi muscoli, così scolpiti ed elastici, vi sorprenderà con risposte del genere. Non c'è alcuno stratagemma in particolare dietro quella massa che non gli impedisce di essere rapido e reattivo negli scatti, nei cambi di passo e quando ingaggia i duelli gomito a gomito per arrivare sul fondo e crossare. Si allena seguendo una scaletta abbastanza semplice e regolare: "Esercizi per il busto, articolazioni e addominali".

L'olio sulle braccia per evitare avversari e infortuni

E ha un vezzo che col tempo è divenuto una necessità: cospargere le braccia di olio per bambini così da evitare che gli avversari, aggrappandosi, rischiassero perfino di provocargli lussazioni alla spalla. Se provano a trattenerlo adesso sguscia via. "Ormai tutti sanno cosa faccio. Anche se nessuno mi prende più".

Il fisico scolpito e ben curato dell'esterno d'attacco originario del Mali.
Il fisico scolpito e ben curato dell'esterno d'attacco originario del Mali.

La muscolatura scolpita frutto di allenamento e alimentazione mirati

Il resto è tutto merito di come mamma lo ha fatto, lui però ci ha lavorato molto perché quel che di vede oggi è frutto anche delle sofferenze di ieri. In un'intervista al quotidiano iberico As confessò il lato oscuro della (sua) forza. "A 15 anni avevo spesso problemi al ginocchio. Giocare in quelle condizioni per me era difficile, non riuscivo a sfruttare nemmeno la mia velocità. È stato allora che iniziai a lavorare in palestra per potenziare i miei muscoli, mettere un po' di massa ed evitare infortuni".

Pubalgia e tendiniti erano gli acciacchi che più lo facevano soffrire da ragazzino poi è arrivata la svolta con gli esercizi di fitness e di potenziamento. "Sì… – aggiunge Traoré – ma servono anche molto riposo, mantenere la giusta dieta e tenere anche una buona idratazione". 

Il lavoro in palestra del calciatore che piace al Milan.
Il lavoro in palestra del calciatore che piace al Milan.

A proposito di alimentazione, cosa mangia? Anche in questo caso è facile cadere nel tranello dell'accostamento a un altro calciatore la cui cura del fisico è maniacale: è CR7. Adama assume molte proteine, ne ha bisogno per foraggiare la sua fibra, e non rinuncia alla pasta. Gli piace la salsa di arachidi, consuma riso integrale e fa almeno cinque o sei pasti al giorno ma sa come tenere il giusto equilibrio. Se gli chiedono del rapporto col nutrizionista fa un sorriso e recita: "Mi affido a mia mamma".

Il Milan lo ha messo nel mirino: può essere preso a parametro zero

Il Milan lo ha messo nel mirino (ma nel recente passato lo aveva fatto anche il Napoli) perché, se ci vuole un fisico bestiale per resistere agli urti di una stagione durissima tra campionato e coppe, un calciatore come il 27enne esterno d'attacco maliano è la scelta plausibile considerato il rapporto qualità/prezzo. Il contratto scaduto col Wolverhampton permette di chiudere un'operazione a costo zero. Il peso dell'ingaggio a bilancio può essere smorzato grazie ai benefici del decreto crescita.

Nonostante la massa muscolare, Traoré conserva rapidità e agilità nei movimenti.
Nonostante la massa muscolare, Traoré conserva rapidità e agilità nei movimenti.

Sul passaporto c'è impressa anche la nazionalità spagnola, altro dettaglio che lo rende ‘possibile' senza fare salti mortali per quadrare le caselle degli extra-comunitari. Viene dalla Premier League, un torneo dove si va a una velocità diversa rispetto ai ritmi e all'intensità di altre esperienze.

Cosa potrebbe mai accadergli in Italia? Traoré non ha timori, ha imparato a gestirsi fin da ragazzino. È cresciuto in un quartiere difficile di Barcellona, dove era facile cacciarsi nei guai. "C'erano sempre pistole e coltelli ma nella mia testa c'è sempre stato solo il calcio". 

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