Acerbi su Instagram: “Il giocatore più forte con il quale ho giocato? Robinho”
Approfittando dello stop del campionato per l'emergenza Coronavirus, sono tanti i calciatori che si dividono anche tra allenamenti personalizzati e social. Tra questi c'è Francesco Acerbi che in una diretta Instagram con "SOS Fanta", ha regalato numerosi spunti interessanti. Dalla necessità di mettere da parte il calcio al momento, fino alle indicazioni su compagni e avversari più forti incrociati in carriera: il centrale ha rivelato infatti il nome del calciatore più tecnico con il quale abbia mai giocato.
Acerbi e il giocatore più forte con cui ha giocato
Parlando di Luis Alberto e della sua crescita esponenziale, Francesco Acerbi ha svelato il nome del calciatore più tecnico con il quale ha condiviso il terreno di gioco, ovvero il brasiliano Robinho ai tempi del Milan: "Luis Alberto? Quest’anno ha capito le sue qualità, veniva già da stagioni straordinarie ma ha capito il livello quanto sia alto. Lo spagnolo il più forte con il quale io abbia mai giocato? Il primo è Robinho. Luis Alberto è il secondo: uno con un tocco così in Serie A non esiste. Correa? Il Tucu ha tutto per fare il salto di qualità, anche a livello mentale. Può diventare ancora più forte".
Il difensore della Lazio colpito da Boga
A proposito della stagione finita in stand-by, Acerbi si è detto sorpreso da Boga del Sassuolo. Parole importanti anche per due giovani talenti come Kulusevski e Tonali: "Boga mi ha colpito, è un giocatore veramente forte. Ha dribbling, tiro, tutto. Dejan (Kulusevski, ndr) ha forza, progressione, mi piace molto. Lo ha già preso la Juventus ma lì è un bivio: puoi fare benissimo come giocare poco, passare dal Parma alla Juve sarà un bel salto per lui. Tonali? Per me Sandro è un ottimo giocatore: ha una forza devastante, non sembra da fuori ma in campo lo senti. Lui è il giocatore del futuro, Tonali è veramente bravo".
La salute prima di tutto, la Serie A può attendere per Acerbi
Acerbi che ha confermato di voler fare l'allenatore dopo l'addio al calcio giocato, ha detto la sua anche sul destino della Serie A. La voglia di tornare in campo è infinita, ma il difensore sa bene quali sono le priorità al momento: "Non c’è una data e sarà lunga. Non c’è la sicurezza di nulla. Quindi sì: vorrei riprendere ma non c’è alcuna certezza. La voglia di giocare c’è ma senza sicurezza e la gente sta male, sta morendo… ti viene meno tutto. Ci sono cose più importanti nella vita. Io sono stato salvato quando avevo due tumori e non lo sapevo, così come il Coronavirus era una cosa imprevedibile e nascosta. Devi essere sempre pronto a tutto: che venga annullato il campionato o si giochi ad agosto, bisogna essere in forma. Decisioni? Ognuno dice la sua, lo deciderà il Governo giustamente. Perché ora la salute viene prima di tutto".