Acerbi spacca il fronte dei tifosi: “Vattene da Roma”. “Basta critiche, pensiamo alla Lazio”
Traditore. È così che i tifosi della Lazio, ma non tutti, considerano Francesco Acerbi. La posizione del difensore ha spaccato il fronte biancoceleste, le anime sono diverse a seconda degli umori. E basta dare un'occhiata alle reazioni in calce al suo ultimo post su Instagram per averne idea: c'è chi ha reazione di pancia e lo vuole "via da Roma subito", lo ha già bollato come "uomo senza onore" e non è disposto a perdonare; c'è chi, meno furente, non dimentica la storia del calciatore ("basta critiche, voltiamo pagina") con la maglia dei capitolini; c'è chi avrebbe apprezzato anche un gesto al termine della partita vinta a Venezia, assieme ai compagni di squadra recarsi sotto il settore riservato agli ospiti per salutare gli aficionados che hanno seguito la squadra da Roma alla Laguna (non averlo fatto ha alimentato dissapore); infine, c'è chi preferisce sotterrare l'ascia di guerra per il bene della squadra più che per il calciatore, da trattare con indifferenza.
Cosa è successo e perché è nato questo astio che sembra irrimediabile? Non serve andare molto indietro nel tempo per trovare le ragioni della frattura insanabile. Acerbi era finito nel mirino dopo la sconfitta contro il Sassuolo: un suo errore favorì la seconda rete degli emiliani, le critiche molto severe ricevute sull'onda della delusione popolare lasciarono l'amaro in bocca al calciatore.
La sua reazione (polemica) arrivò dopo la rete realizzata contro il Genoa: portò la mano davanti alla bocca come a voler zittire il chiacchiericcio nei suoi confronti. E rincarò la dose nelle interviste: "Delle critiche non me ne frega niente. I tifosi? Quando c’era la pandemia, ce n'erano più di adesso". Fu la miccia che fece scoppiare la bomba, per disinnescarla non bastò nemmeno un video di chiarimento condiviso dal calciatore sui social.
Le storie tese tra Acerbi e i tifosi laziali. Al "via da Roma subito" si arriva in virtù anche di altri episodi accaduti in tempi recenti ma non abbastanza gravi da portare alla rottura totale. Dopo la gara di Champions contro il Bayern fu considerata una caduta di stile il saluto alla fidanzata del calciatore: l'eliminazione e il punteggio amarissimo fecero da sfondo a quella cosa che – secondo la piazza – sarebbe stato meglio non fare. Frizioni ci furono anche prima del rinnovo del contratto. Tutto si risolse a bolle di sapone, questa volta il finale è destinato a far discutere.