Acerbi resta a casa e si racconta: “Gli attaccanti che soffro? Ibrahimovic, Higuain e Dzeko”
Cosa fanno i calciatori nei giorni dell'emergenza Coronavirus? Oltre agli allenamenti personalizzati, c'è anche chi si diletta sui social. Francesco Acerbi attraverso una diretta su Instagram ha risposto alle domande dei tifosi. Dalla mancanza del calcio giocato, fino alle curiosità della sua vita privata, dalla promessa in caso di vittoria dello scudetto della Lazio, al suo futuro da allenatore: il baluardo difensivo dei capitolini si è divertito ad interagire con i fan, rivelando anche i nomi dei tre attaccanti a duo dire più difficili da marcare
Acerbi e la vita ai tempi del Coronavirus
In una diretta Instagram Francesco Acerbi ha raccontato ai tifosi, come trascorre i difficili giorni a casa per l'emergenza Coronavirus. Al difensore manca il calcio giocato: "La cosa è lunga, credo sposteranno l’Europeo per finire i campionati. Dà fastidio che ancora non ci sia nulla di scritto. La nostra stagione? Speravo andasse così con questi giocatori, siamo una grande squadra, speriamo di riprendere presto. Mi mancano i compagni, il calcio, lo stare all’aria aperta. Sono solo e single. Come sia possibile che non abbia una ragazza? Non so, me lo dice anche mia madre. Forse perché penso troppo al calcio. Mi tengo in forma in questi giorni, bisogna farlo per la salute e per distrarsi. Vedo anche tanta tv. Poi faccio pesi, corsa, affondi, addominali. Insomma, seguiamo quello che ci dicono e appena possibile si tornerà a giocare. Parlare di Atalanta-Lazio è complicato, la zona di Bergamo è un disastro. Speriamo andrà tutto bene, ne sono sicuro".
La promessa di Acerbi in caso di scudetto alla Lazio
Fiducia massima nelle potenzialità della Lazio che in caso di ripresa del campionato ha tutte le carte in regola per vincere lo scudetto. In caso di successo, Acerbi è pronto a radersi a zero: "Dietro abbiamo Radu che è una garanzia, Patric è migliorato molto, Luiz Felipe è giovane, ha qualità e può solo migliorare. Sono tutti bravi e danno il massimo. La Champions è il nostro obiettivo. Lo scudetto? Se vinciamo mi raso i capelli insieme ad Immobile perché le cose si fanno sempre in due. Luis Alberto? Meglio Ciro! No, scherzo, è fortissimo".
Acerbi e gli attaccanti più difficili da marcare
Acerbi è letteralmente rinato dopo aver vinto la doppia battaglia con la malattia. Dal passato, al futuro che potrebbe essere in panchina: "Sono rinato dopo aver battuto la malattia, mi sono sentito un leone. Ho capito il vero valore della vita. Da “grande” voglio fare l’allenatore, ci penso già da qualche anno. Finirei la carriera alla Lazio, ma vediamo di anno in anno". E non manca anche una battuta sugli idoli e sugli avversari più difficili da marcare: "Da ragazzino facevo l’attaccante e il mio idolo era Weah. Il gol contro il Torino? Volevo tirare il pallone in Curva, invece è andato dentro. Non lo so manco io. Quali attaccanti ho sofferto? Direi Ibrahimovic, Higuain, Dzeko che sono veloci, tecnici e fisici".