Acerbi espulso in Bologna-Lazio, evita la stangata: squalificato due turni dal Giudice Sportivo
Francesco Acerbi salterà due turni di campionato. Il Giudice Sportivo ha deciso così per il centrale difensivo della Lazio che era stato espulso domenica scorsa nel secondo tempo della gara di Bologna che si è conclusa con una pesante sconfitta per i capitolini. Salterà Lazio-Inter e Verona-Lazio in programma rispettivamente sabato 16 ottobre e domenica 24 ottobre.
Il difensore della Lazio e della Nazionale era stato espulso al 76′ per le proteste reiterate nei confronti dell'arbitro Davide Massa, cui ha rivolto "epiteti insultanti e offensivi" come si legge nelle motivazioni del Giudice Sportivo. Nessun accenno al gestaccio del giocatore mentre usciva dal terreno di gioco, per il quale non si è evidentemente compreso a chi si riferisse.
Nel finale di Bologna, Francesco Acerbi ha perso la testa con la Lazio sotto di tre gol e una gara da archiviare in fretta. Il centrale difensivo aveva protestato ripetutamente contro l'arbitro Massa ‘reo' di non aver fischiato immediatamente un fallo a suo favore. Un atteggiamento che non era piaciuto al direttore di gara che prima ha ammonito il giocatore e poi lo ha espulso nel momento in cui le proteste non si placavano.
In preda al momento, Acerbi lasciava il campo non prima di mostrare il dito medio, un gesto che però non è rientrato nel verbale redatto dal direttore di gara o annotato dai suoi assistenti e che poteva costare molto di più al difensore della Lazio e dell'Italia. Sui social, poi, lo stesso Acerbi ha ammesso le proprie colpe e un comportamento che per primo ha condannato apertamente.
In riferimento invece agli episodi di razzismo accaduti durante Fiorentina-Napoli e che hanno visto triste protagonista Koulibaly, il Giudice Sportivo ha comunicato di non aver preso alcun provvedimento essendoci in corso una indagine da parte della Procura federale. Qualunque eventuale decisione in merito, si legge nelle motivazioni delle decisioni, sarà presa più avanti "riservandosi in esito al procedimento stesso di adottare le conseguenti misure, ove di competenza".
