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Accuse di spionaggio in Coppa D’Africa: un drone in allenamento innesca l’incidente diplomatico

L’Algeria è stata vittima di un caso di spionaggio: un uomo ivoriano è stato fermato per aver ripreso l’allenamento a porte chiuse della nazionale a due giorni dall’inizio della Coppa d’Africa.
A cura di Ada Cotugno
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La Coppa d'Africa prenderà il via ufficialmente domani ma attorno alle nazionali la tensione è già alle stelle. Le squadre sono arrivate in Costa d'Avorio per prendere parte alla competizioni dopo qualche giorno di ritiro, ma per alcune la situazione è diventata già difficile: l‘Algeria per esempio è stata al centro di un vero e proprio caso di spionaggio, con tanto di drone che ha cercato di carpire tutti i segreti dei ragazzi allenati da Djamel Belmadi.

La notizia ha fatto subito il giro del mondo, facendo scoppiare un incidente diplomatico a due giorni dall'inizio della coppa. Già in passato sulla nazionale algerina si erano sollevate storie riguardo a spie presenti durante gli allenamenti, ma questa volta il colpevole è stato preso proprio con le mani nel sacco. Secondo la ricostruzione fatta dal portale DZFoot durante il primo allenamento ivoriano organizzato ieri alle ore 17:30 – che per scelta della federazione era chiuso al pubblico – un drone avrebbe sorvolato il campo per riprendere i giocatori.

L'intento era quello di riuscire a ottenere più informazioni possibili sull'Algeria che da quando è arrivata nel Paese si è chiusa dietro a una cortina, impedendo agli operatori di riprendere la squadra in alcune circostanze. Questo ha aumentato ancora di più la curiosità attorno alla nazionale che ieri è stata vittima di un vero e proprio atto di spionaggio.

Il drone che ha sorvolato il centro sportivo è stato abbattuto e dalla federazione non è arrivata ancora nessun comunicato ufficiale sulla questione che resta avvolta del mistero. Secondo il sito che ha riportato la notizia ci sono due possibili spiegazioni: la prima riguarda una spia proveniente da una delle nazionali rivali, visto che non è la prima volta che l'Algeria viene presa di mira in situazioni simili.

La seconda spiegazione invece porta alla stampa. A manovrare il drone sarebbe stato un ivoriano che lavora per un media algerino: l'uomo avrebbe tentato quindi di ottenere alcune immagini della seduta chiusa al pubblico e alla stampa da fornire ai giornalisti.

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