Abramovich squalificato dalla Premier League, ma il Chelsea ora può essere venduto
La lunga e vincente era Abramovich si è praticamente conclusa, ma il passaggio di mano del Chelsea dall'oligarca russo a un nuovo proprietario non è dei più semplice. Nella giornata di venerdì sono stati i bloccati i conti del tycoon e del club londinese, che non sta vivendo una bella situazione. L'arrivo di una nuova proprietà è necessaria, per evitare un futuro grigio e nebuloso. Intanto la Premier League squalifica Roman Abramovich e dà tempo al Chelsea una settimana per capire qual è l'offerta migliore.
Nella mattinata di sabato è arrivato questo comunicato, con cui Abramovich è stato squalificato dalla proprietà del Chelsea, la decisione l'ha presa la Premier League: "La decisione del consiglio non pregiudica la capacità del club di allenarsi e giocare, come previsto dai termini di una licenza governativa che scade il 31 maggio 2022". Questa è un'altra pessima notizia per i Blues, che però secondo quanto riporta Sky News hanno una settimana di tempo per essere ceduti a un'altra proprietà. Dopo la decisione del governo di sanzionare Abramovich si erano complicate anche le trattative per le cessioni del club, ma le parti (Governo inglese e Abramovich) hanno detto sì al processo gestito da Raine, una banca d'affari con sede a New York, che sta ricevendo offerte ufficiali per il Chelsea. E i termini per la presentazione delle offerte è prolungato di tre giorni.
Non è una corsa contro il tempo, ma certo che di tempo non se ne può più perdere, tutte le parti hanno interesse a portare al termine il passaggio del Chelsea a un nuovo proprietario. Il club campione d'Europa va venduto rapidamente. Di potenziali acquirenti ce ne sono parecchi, il favorito sembra l'imprenditore immobiliare britannico Nick Candy, che sfida la famiglia Ricketts, proprietaria dei Chicago Cubs, Todd Boehly e Josh Harris.