Abisso stravolge Roma-Genoa, Zaniolo perde la testa: urla all’arbitro la frase sbagliata
Il gol annullato a tempo scaduto dopo la segnalazione del Var, il cartellino rosso a Nicolò Zaniolo per proteste contro l'arbitro Abisso. "Ma cosa cazzo fischi? Ma cosa cazzo fischi?", dice il calciatore rivolgendosi a muso duro verso il direttore di gara in quella fase concitata del match. Il finale di Roma–Genoa si accende ed esplode con una fiammata quando i giallorossi si vedono negare la rete della possibile vittoria, realizzata quando mancava una manciata di minuti (recupero compreso) al triplice fischio.
Sembra fatta, l'Olimpico esulta. Quei tre punti sono provvidenziali come manna dal cielo per sperare ancora di agganciare la zona Champions League. In tribuna c'è anche Damiano dei Maneskin che canta a squarciagola. Ma quella gioia durerà pochissimo e il risultato non si muoverà dallo 0-0.
A strozzare l'euforia del pubblico è quanto succederà nel giro di pochi attimi. Il tempo del check tra cabina di regia e campo. Il tempo della revisione dell'episodio alla on-field-review. Dai cori di giubilo si passa al mormorio che si tramuta in fischi fragorosi quanto Abisso – dopo aver notato il dettaglio che a velocità normale gli era sfuggito – annulla la splendida rete di Zaniolo. Pochi minuti più tardi il giocatore, visibilmente nervoso, urlerà quelle parole che lo mettono nei guai.
Cosa è successo? E, soprattutto, l'intervento del Var era proprio necessario? La risposta al primo quesito fa riferimento al pestone di Abraham dato a Vazquez sullo slancio del contrasto. Un movimento che non è apparso intenzionale, l'ex Chelsea non sembra colpire volontariamente l'avversario (ma da regolamento merita il giallo). Abisso, che non aveva valutato l'intervento falloso (o forse non aveva visto quel frangente dell'incontro), lascia correre ma viene richiamato dal Var proprio mentre Zaniolo esulta (toglie la maglia e prende il giallo).
Era da chiamare questa revisione? Secondo le ultime indicazioni dei vertici dell'Aia, per casi del genere così al limite ci si dovrebbe attenere al giudizio del campo, all'interpretazione e alla valutazione del direttore di gara. Il contesto e lo sviluppo dell'azione, infatti, mostrano come nello specifico non ci si trovasse dinanzi a chiaro ed evidente errore. O meglio è sembrato tale in seguito all'intervento del Var che cambia tutto di nuovo e alimenta ancora quella confusione che finora è stata fonte di grande polemiche. A Zaniolo ha portato anche un cartellino rosso. "Cambiamo nome al calcio", dirà in maniera ironica José Mourinho.
