“Abbiamo la stessa moglie”: Conte e la verità sull’Inter in un messaggio registrato
Ad una settimana dalla clamorosa rottura tra l'Inter ed Antonio Conte – appena poche ore dopo la festa Scudetto a San Siro – il club nerazzurro sta provando a metabolizzare lo scossone. A breve sarà annunciato ufficialmente il successore del leccese, con la scelta ormai caduta su Simone Inzaghi, e già Marotta ed Ausilio stanno parlando col nuovo tecnico circa la composizione della rosa, tra cessioni inevitabili – Hakimi in primis – e la volontà di trattenere gli altri pezzi migliori.
Molto si è detto sui motivi dell'addio tra Conte e l'Inter, su tempi, modi e responsabilità. Adesso una testimonianza di cosa realmente è accaduto arriva dalle parole dello stesso 51enne allenatore salentino, che in occasione della presentazione dei palinsesti di Sky in vista degli imminenti campionati Europei ha registrato un videomessaggio di buon auspicio a Roberto Mancini: "Ti auguro di fare meglio di quello che abbiamo fatto noi a livello di risultato con la Nazionale".
Ebbene, un passaggio delle parole di Conte svela un paio di cose, quando aggiunge: "Un grandissimo in bocca al lupo a te al mio amico Lele Oriali: con lui abbiamo la stessa moglie, ma la dividiamo volentieri, perché sappiamo benissimo l'importanza che riveste per la Nazionale". Il tecnico campione d'Italia si riferisce al ruolo svolto da Oriali sia all'Inter che nell'Italia, ovvero quello preziosissimo di Team Manager, collante decisivo in uno spogliatoio vincente.
Conte e Mancini hanno in Oriali "la stessa moglie", anzi l'avevano. Dunque il messaggio è stato registrato qualche giorno prima della fine del campionato, ma soprattutto all'epoca lo stato d'animo di Conte era quello di chi si sente ancora sposato col suo club. Insomma, nessuna decisione presa da tempo e che covava sotto la gioia del trionfo: il salentino ha sperato fino all'ultimo di poter ricevere dalla proprietà dell'Inter quelle rassicurazioni che sarebbero state sufficienti a farlo restare. Ma Steven Zhang lo ha gelato con una parola che non ha potuto accettare: ridimensionamento.