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Abate resta allenatore della Ternana dopo l’esonero: era stato cacciato per aver escluso il figlio del presidente

Abate resta allenatore della Ternana dopo l’esonero: era stato cacciato per aver escluso il figlio del presidente dalla lista. Nella notte dietrofront dopo il colloquio tra la squadra e Stefano D’Alessandro.
A cura di Vito Lamorte
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Ignazio Abate resta allenatore della Ternana dopo l'esonero. Una situazione alquanto surreale si è verificata in casa umbra nelle ultime ore, che hanno visto prima l'allontanamento del tecnico e poi il ritorno nel giro di tre ore: i saluti, l'annuncio del nuovo allenatore e poi il dietrofront dopo il colloquio tra la squadra e il presidente. Sono stati proprio i giocatori a far cambiare idea al loro patron e a far rientrare tutto il caos che si era creato.

Perché è accaduto tutto questo? Perché, in base alle ricostruzioni, Abate non era d'accordo nell'includere nella lista aggiornata a fine mercato il figlio del presidente Stefano D’Alessandro. Il numero uno delle Fere ha parlato così alla stampa uscendo dai cancelli dello stadio Liberati una volta finito l’incontro con squadra e allenatore.

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Abate resta allenatore della Ternana dopo l'esonero: cosa è successo

Esonero lampo per Abate, che rientra nel giro di poche ore sulla panchina della Ternana dopo l'annuncio ufficiale (poi scomparso) di Fabio Liverani al suo posto. Due le ipotesi paventate in merito alla decisione del presidente di esonerare il suo allenatore, secondo in classifica a -3 dalla Virtus Entella: la prima, il mancato inserimento di figlio del presidente Mattya D'Alessandro nella lista aggiornata a fine mercato; e la seconda, frizioni di mercato derivanti e le richieste del tecnico non esaudite dalla società.

In merito alla prima situazione il presidente ha risposto negando su tutta la linea: "No, non esiste, è veramente puerile, offensivo e ridicolo pensare una cosa del genere. Vi prego di accantonare questa cosa che offende in primis l’intelligenza di mister Abate". Sulla seconda, al momento non ci sono riscontri ma pare che Abate avesse chiesto uno tra Capellini (Benevento) e Venturi (Cosenza) in difesa e a centrocampo uno tra Dimarco (Juve Stabia) e Pugliese (Turris). Il club umbro ha preso Fazzi dalla Lucchese, Ciammaglichella dal Torino e Brignola dal Catanzaro al posto di Donnarunma.

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Ne capiremo di più tra qualche giorno. Intanto, però, i tifosi della Ternana si sono ritrovati in questa situazione in maniera del tutto inaspettata e si sono chiesti se si poteva evitare tutto questo caos in una squadra in piena lotta per andare in Serie B. Il presidente D'Alessandro, sempre all'uscita dallo stadio a tarda notte, si è espresso così: "C’è stato prima un chiarimento importante con la squadra, poi l’intermezzo con i tifosi che mi ha trasmesso la loro grande passione e l’amore per questi colori, infine un bel chiarimento con il mister. Le cose importanti (facendo riferimento alla durata dei confronti, ndR) richiedono tempo. Perché l’esonero? La gestione di un club ha tante dinamiche che portano anche ad incomprensioni. Ora abbiamo trovato la sintonia giusta. Servono intelligenza e coraggio per capire e tornare sulle proprie decisioni. Se ho chiarito tutto con Abate? Certo, altrimenti non sarei qui a dire queste cose. Abbiamo tutti capito che c’era qualcosa da sistemare".

Lo stesso Abate ha confermato quanto detto dal suo presidente: "Tutto chiarito ci vediamo domenica per la normale conferenza stampa pre partita”. Nota a margine: oggi doveva tenersi la presentazione di Fabio Liverani, in base al comunicato fatto e poi sparito, ma, naturalmente, non ci sarà.

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