A Tudor bastano poche parole per spiegare la sconfitta della Juve a Parma: è pura disillusione

La sconfitta subita dalla Juventus a Parma (1-0) è rovinosa, complica i piani nella corsa al quarto posto che vale la Champions. Igor Tudor sintetizza la prestazione dei bianconeri con tre frasi: "è mancato un po' di tutto", "non si può prendere un gol su cross da 40 metri", "se negli ultimi 20-25 metri non hai cattiveria e la metti dentro è difficile vincere". Bastano queste tre riflessioni per raccontare l'amarezza del tecnico e le proporzioni della disfatta che è pesante per i bianconeri passati dalla possibilità di scalzare il Bologna a ritrovarsi risucchiati nel mischione (agganciati dalla Lazio) di squadre (ci sono anche Roma e Fiorentina) che lottano per andare in Champions.
Se la quota per tornare a sentire la musichetta della Coppa dalle grandi orecchie è di 70 punti, il tonfo al Tardini rischia di rovinare tutto. Nulla è compromesso ma, conti alla mano, adesso servirà vincere contro Monza, Udinese e Venezia (avversari sulla carta sicuramente più abbordabili) oltre a non perdere i due scontri diretti che restano con Bologna e Lazio (entrambi in trasferta). È il ‘minimo sindacale' per non gettare alle ortiche un piazzamento fondamentale considerato il dimensionamento che ne scaturirebbe a causa del mancato incasso di ricchi proventi. Contro gli emiliani è successa anche un'altra cosa: ha lasciato spazio alla pura disillusione dopo la ripartenza con l'esonero di Thiago Motta e la chiamata del croato.

"Siamo dispiaciuti ma si va avanti, ci sono ancora 5 gare con tanti punti in ballo", ha ammesso il tecnico, che si sforza di tenere la barra a dritta in acque agitate. Non si aggrappa a giustificazioni di sorta come il rinvio del match e il trambusto che ne è scaturito. "Abbiamo avuto questi problemi ma non è una scusa".
La classifica si fa dura, cinque formazioni racchiuse in quattro punti è come provare a farsi spazio nella Metro a ora di punta… hai voglia a sgomitare, è facile che le porte ti si chiudano in faccia mentre stai per saltare nel vagone. E la Juve, rispetto alle altre concorrenti, non dà buone sensazioni. "Quando arriva la palla negli ultimi 20-25 metri bisogna metterla dentro perché se non lo si fa, si rischia di perdere. Abbiamo messo venti cross… ma ci manca la cattiveria anche da calci angolo. La verità è che non si vince solo con schemi e sistemi, ma soprattutto con altre cose". E queste altre cose la Juventus non le ha avute mentre il Parma sì.