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A Parigi nessuno vuole più Verratti: “Passa il suo tempo alle feste, fumando e bevendo”

Marco Verratti sempre più ai margini del PSG: a Parigi non lo vuole più nessuno ma la trattativa con l’Al-Alhi non decolla.
A cura di Vito Lamorte
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Marco Verratti sta vivendo una situazione surreale dopo anni che lo hanno visto tra i perni del progetto tecnico del Paris Saint-Germain. Il centrocampista italiano sembrava perfetto per il gioco di Luis Enrique ma non è andata così: il calciatore campione d'Europa con la Nazionale nel 2021 è finito nella lista dei cedibili dopo Messi, Neymar e tanti altri.

A Parigi è in atto una vera e propria rivoluzione, l'ennesima, e la campagna acquisti ha dimostrato che nella capitale francese stanno davvero pensando di aprire un nuovo ciclo con giocatori diversi rispetto a quelli dell'ultima decade.

In questo modo l'ex Pescara è finito tra gli esclusi di lusso del PSG ma, a differenza di Messi, Neymar, Renato Sanches e Leandro Paredes; è rimasto nella capitale francese e vive da separato in casa durante queste prime fase della nuova Ligue 1 e non riesce a trovare una sistemazione.

Marco Verratti è arrivato al PSG nel 2012, aveva 19 anni
Marco Verratti è arrivato al PSG nel 2012, aveva 19 anni

Nasser Al-Khelaifi è intenzionato a risolvere la situazione al più presto per permettere a Luis Enrique di lavorare con serenità e senza avere interferenze nello spogliatoio ma bisogna vedere quanti hanno intenzione di esaudire le sue richieste, visto che Verratti ha un contratto in scadenza nel giugno 2026.

L'azzurro avrebbe già un accordo con l’Al-Alhi, ma i sauditi non sono andati oltre i 30 milioni di euro nell'offerta formulata al PSG: Al-Khelaifi ne vorrebbe il doppio ma, almeno per ora, non ci sono spiragli in questo senso.

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Intanto a Parigi nessuno vuole più Verratti. Jérôme Rothen, ex calciatore e ora opinionista di punta di RMC, ha utilizzato per lui parole durissime: "Non si può mandare nello spogliatoio questo messaggio, da parte di un ragazzo (Verratti) che gioca il 60% delle partite, che di solito è stanco al 60° minuto quando c'è molto ritmo, che passa il tempo alle feste, fumare, bere …E sono cose che danneggiano l'immagine del club. Non sei obbligato a fare certe cose. Quando i mali del PSG sono soprattutto nell'immagine trasmessa dalle sue stelle, di cui lui fa parte, è drammatico".

Lo stesso ha fatto Christophe Dugarry, ex attaccante del Milan e il campione del mondo 1998: "Per me Verratti è finito. Ha 31 anni. È lì da undici anni, non si era mai reso conto di come fosse la carriera e la vita di un calciatore di alto livello. È una scelta di vita. Ho fatto anch'io quella scelta, io ero un bravo calciatore ma ero un coglione. Lui è un calciatore molto, molto bravo. Siamo tutti d'accordo, ha brillato con il suo talento ed è riuscito a fare cose che pochissimi centrocampisti sanno fare. Ma lui non è un atleta eccezionale."

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