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A Barcellona nuovi dubbi sull’addio a Messi: “Dopo hanno speso 55 milioni, perché è dovuto partire?”

Ronald Koeman rompe il silenzio e torna a parlare dopo l’esonero dal Barcellona: il tecnico olandese infiamma l’ambiente blaugrana con parole durissime sull’addio dei Messi e sul trattamento ricevuto da Laporta.
A cura di Vito Lamorte
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"Perché Messi è dovuto partire?". Le parole di Ronald Koeman rimbombano fortissimo dall'Olanda fino a Barcellona. Il tecnico olandese ha rotto il silenzio in cui si era chiuso dopo l'esonero da parte del club catalano e in una lunga intervista al quotidiano olandese Algemeen Dagblad si è soffermato su diversi temi riguardanti il Barça. Uno di quelli che farà più discutere è proprio quello che riguarda la separazione tra Lionel Messi e la società Culé dopo vent'anni. Il tecnico olandese ha usato parole molto forti in merito all'addio della Pulce al Camp Nou e a Barcellona si sta parlando molto di questa uscita pubblica dell'ex: "Su insistenza della dirigenza del club ho accettato la partenza di alcuni giocatori per mettere in ordine le finanze. Ma poi quando vedi qualcuno portato per 55 milioni di euro poco dopo aver lasciato andare Lionel Messi… Allora ti chiedi se qualcos'altro non stava succedendo. Perché Messi è dovuto partire?".

Evidente il riferimento all'acquisto di Ferran Torres dal Manchester City nella sessione di mercato invernale per 55 milioni di euro e Koeman ha lanciato un messaggio anche al suo successore, Xavi Hernandez, che ha visto l'arrivo anche di Adama Traoré e Pierre-Emerick Aubameyang: "Mi sarebbero piaciuti allenarli ma sono contento per la società , visto che ora le cose stanno andando meglio, e per i giocatori. È bello vedere Frenkie de Jong giocare un buon calcio vecchio stile, ha una tale qualità".

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Koeman ha attaccato apertamente Joan Laporta per il trattamento ricevuto a Barcellona: "Non mi vedranno al Camp Nou per un po', non posso ancora farlo. Con questo presidente non posso far finta che non sia successo niente. Non mi hanno dato lo stesso tempo di Xavi. Laporta mi ha detto mille volte che Xavi non sarebbe stato il suo allenatore, perché gli mancava l'esperienza”.

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